(ANSA) - ROMA, 26 GIU - "La riforma del Titolo V della
Costituzione, che di fatto ha spalancato le porte all'autonomia
differenziata, è stata un'autentica sciagura che ha acuito la
frammentazione del Servizio sanitario nazionale (SSN), da Trento
a Lampedusa. Indirettamente, è ciò che ha confermato stamattina
l'ISTAT, nell'intervento in audizione presso la Commissione per
l'attuazione del Federalismo Fiscale. Secondo l'Istituto
Nazionale di Statistica, che ha gettato un faro sull'incredibile
tasso di emigrazione che si registra nel Mezzogiorno e sul
pesante sottofinanziamento statale ai danni del Sud, il
decentramento organizzativo e gestionale della sanità ha dato
luogo ad un elevata percentuale di rinunce alle prestazioni
sanitarie nelle regioni meridionali e ad una fortissima
sperequazione delle risorse a disposizione delle Regioni per la
gestione e il funzionamento del SSN, il che ha contribuito a
rendere la speranza di vita alla nascita significativamente più
elevata nelle Regioni del Nord. Questo dato riflette
indubbiamente il tasso di risorse messe a disposizioni delle
Regioni, infatti secondo i dati forniti dall'ISTAT al Sud si
riscontrano livelli di finanziamento pro-capite più bassi
rispetto al Nord. Ad esempio, se i campani e i siciliani
percepiscono procapitamente 1.994 e 2.035 euro, in
Emilia-Romagna e in Liguria il finanziamento pro-capite è
rispettivamente di 2.298 e 2.261 euro. Innanzi a questi dati,
laddove il Governo Meloni aveva il dovere di intervenire ad
horas, l'unica risposta fornita è stata l'attuazione
dell'autonomia differenziata, provvedimento che spaccherà
l'Italia in due. Pertanto, non posso che associarmi alla forte
richiesta della mia forza politica, che si è appellato alla
sensibilità istituzionale del Presidente della Repubblica,
auspicando che nessun cittadino italiano venga lasciato
indietro". Così in una nota la senatrice M5s Vincenza Aloisio.
(ANSA).