Economia

Ministero Lavoro, 'dai dati Inail fotografia provvisoria'

'Italia applica criteri larghi, con Covid e morti in itinere'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 28 GIU - I dati sulle denunce di infortunio dell'Inail vanno letti tenendo conto i criteri più larghi applicati in Italia - che includono i casi di Covid e gli incidenti in itinere, ma anche gli studenti under 15 - ed anche guardando al rapporto con la crescita dell'occupazione. E' quanto spiegano fonti del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali secondo le quali "gli Open data Inail di maggio 2024 sull'andamento non degli infortuni sul lavoro, ma delle denunce di infortunio, restituiscono come ogni mese una fotografia puntuale ma provvisoria, che andrà valutata nel suo complesso su un arco temporale più ampio".
    "Rispetto ad altri Paesi europei - spiegano le stesse fonti - l'Italia applica norme e criteri molto 'larghi', che hanno incluso per esempio i casi di Covid, mettono insieme nelle statistiche gli incidenti nei luoghi di lavoro e quelli nel tragitto da casa a lavoro, e risentono dell'estensione (fortemente voluta da questo Ministero) della copertura assicurativa garantita agli studenti e al personale delle scuole di ogni ordine e grado".
    La rilevazione mese per mese - secondo il ministero - espone inoltre a oscillazioni che dipendono dall'evenienza di incidenti con più vittime. Come specificato già nel comunicato stampa Inail, si tratta di tutte le denunce e comunicazioni obbligatorie effettuate dai datori di lavoro e loro intermediari, comprese quelle trasmesse ai soli fini statistici e informativi. Il totale tiene perciò conto delle assenze dal lavoro anche di un solo giorno (escluso quello dell'evento), mentre possono essere considerati "infortuni sul lavoro" solo quelli riconosciuti tali al termine dell'iter amministrativo e sanitario per ogni singola denuncia. Ecco perché gli open data mensili sono definiti "provvisori" e il loro confronto "richiede cautele".
    Per questo - viene sottolineato - "la reale portata del fenomeno infortunistico risulterà chiaramente definita solo nel momento in cui i dati del 2024 verranno consolidati".
    I dati in valore assoluto contenuti nel comunicato dell'Inail - spiegano poi le fonti del ministero - "riflettono correttamente il fenomeno infortunistico se messi in relazione all'andamento dell'occupazione che ha, come primo riflesso, modifiche sulla platea degli assicurati Inail. Le valutazioni conseguenti devono tenere conto dell'aumento di oltre 500mila occupati in un anno, come evidenziato da Istat nell'ultima rilevazione effettuata. Nel dettaglio, l'andamento del 2024 sul 2023 risente del brusco calo di denunce all'inizio dello scorso anno (-24,1%) dovuto soprattutto al notevole minor peso dei contagi da Covid-19 rispetto allo stesso periodo del 2022.
    Rispetto al 2019, anno che precede la pandemia e che quindi non risente dell'effetto "distorsivo" dei picchi di denunce correlate al Covid-19, i dati relativi ai primi cinque mesi del 2024 sono comunque in calo del 6,8 per cento".
    Le fonti del ministero del Lavoro "sottolineano, infine, che la crescita del 20% delle denunce di infortunio per le persone sotto i 15 anni è dovuta soprattutto all'incremento infortunistico degli studenti. Un risultato atteso, diretta conseguenza delle disposizioni del "Decreto Lavoro" che ha esteso, per la prima volta, la copertura assicurativa Inail a tutto il personale scolastico - docente e non - e agli studenti degli istituti di istruzione di ogni ordine e grado per gli infortuni occorsi durante tutte le attività formative". "In ogni caso - conclude il ministero - si registra anche per questo mese l'incremento degli infortuni in itinere, ovvero nel tragitto da casa al luogo di lavoro e viceversa". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it