Economia

>>>ANSA/ Abi-Cerved, salgono i crediti deteriorati delle imprese

Ma tagliare tassi troppo presto crea più rischi, avverte Holzamm

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 29 GIU - In un contesto economico ancora debole e per l'elevata incertezza geopolitica sale il tasso di deterioramento del credito delle imprese che, secondo le stime di Abi e Cerved, nel 2024 si assesterà al 3,5% dal 2,4% del 2023. Un picco che dovrebbe poi rallentare già nel 2025 con un lieve calo al 3,2% - quando, si prevede, le imprese potranno contare su un maggior tono della crescita economica e su un minor livello dei tassi di interesse - e ancora nel 2026 al 2,7%.
    Se da un lato si attende un sostegno all'economia anche dal taglio dei tassi, dall'altro - avverte il governatore della banca centrale austriaca, Roberto Holzmann, componente della Bce - che muovendosi "troppo presto" c'è il rischio che si creino "maggiori rischi che nel muoversi troppo tardi". Per Holzmann, che ha votato contro il taglio nella riunione della Bce di giugno, abbassare i tassi di interesse troppo lentamente "può creare un tasso di crescita temporaneo più basso. Al contrario, se ci si muove troppo presto e si crea una nuova inflazione, allora si dovrà alzare di nuovo il tasso"; e va considerato che "un differenziale maggiore dello 0,25% rispetto al tasso della Fed non crea alcun problema. Ma se ipotizziamo che potrebbero esserci altre tre mosse prima che la Fed si muova, questo crea una distanza molto maggiore tra noi e gli Stati Uniti. E quindi è probabile che ci siano effetti sul tasso di cambio e, di conseguenza, sull'inflazione".
    Secondo l'outlook Abi-Cerved, il clima sfidante in cui si trovano a operare le imprese è testimoniato dall'aumento, seppur ancora limitato, dei tassi di deterioramento delle società non finanziarie riportato da Banca d'Italia, che mostra un valore pari al 2,43% nel complesso del 2023 (in aumento dal 2,18% dell'anno precedente. Il 2023 presenta inoltre una dinamica in crescita lieve ma costante anche per il comparto delle famiglie.
    "Le nostre stime sull'evoluzione dei crediti deteriorati restituiscono un quadro ancora complesso per le imprese italiane, alle prese con tensioni geopolitiche e condizioni finanziarie restrittive", spiega Carlo Purassanta, presidente esecutivo di Cerved: "Il livello atteso per quest'anno resterebbe comunque lontano dai livelli record raggiunti in passato, a testimonianza di una migliore redditività e posizione patrimoniale delle imprese italiane nell'ultimo decennio".
    Per il vicedirettore generale vicario dell'Abi, Gianfranco Torriero, "in uno scenario macroeconomico che resta sfidante, il livello del rischio di credito per il mondo bancario italiano risulterà, nel prossimo futuro, fisiologicamente superiore a quanto sperimentato nell'ultimo biennio"", anche se l'aumento "risulterà, tuttavia, contenuta nel confronto storico". (ANSA).
   

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