Economia

Fisco: Turco (M5s), debacle concordato ormai chiara

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 01 LUG - "Come spesso accade, oggi la prima pagina del Sole 24 Ore offre una rilevazione impietosa sugli strumenti di politica fiscale scelti dal Governo Meloni. Ne risulta che secondo il 90% dei commercialisti, quelli che operano sul campo, lo strumento del concordato preventivo fiscale non risulta per niente appetibile per le imprese seguite dai loro studi. E pensare che si tratta del fiore all'occhiello della riforma fiscale targata Meloni, quello che peraltro dovrebbe produrre buona parte delle risorse per finanziare la conferma del taglio del cuneo fiscale e l'Irpef a tre aliquote.
    Ma se ad oggi professionisti e imprese preannunciano la debacle del concordato, come saranno reperiti i 15 miliardi che servono a coprire gli sgravi? E come verranno reperiti da un Governo impegnato a garantire all'Ue tagli o nuove tasse per 12-13 miliardi l'anno, in conseguenza del nuovo, folle Patto di stabilità? Per non parlare del percorso normativo a dir poco schizofrenico che il ministero dell'economia ha intrapreso sul concordato fiscale: doveva segnare l'addio agli Isa (indici sintetici di affidabilità), invece li ha rafforzati; doveva prevedere un contraddittorio semplificato, che invece è andato a farsi benedire; doveva tenere fuori le partite Iva inaffidabili secondo gli Isa, invece alla fine le ha coinvolte. Insomma, idee completamente confuse da parte del Governo, per uno strumento che adesso mostra tutte le sue falle". Lo comunica in una nota il senatore Mario Turco, vicepresidente del M5S e coordinatore del Comitato pentastellato su economia, lavoro, imprese. (ANSA).
   

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