Economia

D'Alò (Fim), per cig ad Ilva servono certezze e garanzie

"Disponibilità su integrazione salariale fino al 70%"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 02 LUG - "Oggi non era la giornata dove entrare nel dettaglio della cassa, ma una giornata di aggiornamento sulla prospettiva che deve avere questa cassa. Ci è stato presentato dall'azienda un primo approccio su quello che stanno facendo, e ci sarà presentato un rapporto su come quel piano di ripartenza stia dando le sue risposte. Noi abbiamo detto che una cassa integrazione, se deve partire, deve dare certezze non solo sui livelli di produzione attuali, ma anche su quello che succede se gli impianti ripartono e le tonnellate prodotte aumentano. Per noi questo è fondamentale". Lo ha dichiarato Valerio D'Alò della Fim, al termine dell'incontro Ilva-sindacati al ministero del Lavoro sulla richiesta di cassa integrazione per 5.200 lavoratori avanzata dai commissari.
    Per i lavoratori, la Fim chiede "integrazioni salariali, rotazioni, formazione in presenza e tutto quello che può essere messo in campo. L'azienda ha già dato le sue disponibilità anche ad una integrazione salariale che tocchi il 70%, e la porti al livello di quella dei lavoratori di Ilva in assistenza straordinaria. E' stata chiesta la tutela all'interno del percorso di tutto il bacino dei lavoratori. Su qusto c'è apertura, c'è disponibilità".
    "Abbiamo ancora delle forti distanze sui numeri di partenza della procedura - ha concluso D'Alò -. Buono sentire che tutti i manutentori saranno eslucis dalle rotazioni, perché dalle manutenzioni si parte se vogliamo rilanciare gli impianti, ma per noi il dato di partenza è ancora lontano da quello attuale".
    (ANSA).
   

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