(ANSA) - ROMA, 02 LUG - "Ancora una volta ci siamo ritrovati
di fronte ad una procedura di cassa integrazione, con numeri
quasi raddoppiati di lavoratori rispetto a quella precedente,
senza confrontarci seriamente su una prospettiva che dia
certezze a 20mila lavoratori di tutto il sistema ex Ilva,
compresi le migliaia di lavoratori del sistema degli appalti,
per i quali permane una condizione di grave sofferenza e
incertezza sotto ogni punto di vista". Lo ha detto il segretario
nazionale dalla Uilm e responsabile Siderurgia, Guglielmo
Gambardella, al termine dell'incontro sindacati-azienda al
Ministero del Lavoro a Roma sula richiesta di cassa integrazione
per 5.200 lavoratori avanzata dai commissari.
"Fermo restando l'integrazione salariale alla cigs che deve
essere riconosciuta ai lavoratori - ha proseguito Gambardella,
che all'incontro è stato accompagnato da Davide Spertti,
segretario della Uilm di Taranto -, non si può continuare a
parlare solo di cassa Integrazione, legata alla durata
dell'amministrazione straordinaria, senza avere un percorso di
ripresa di tutte le attività e che ci faccia vedere una
prospettiva di risalita produttiva e di rientro di tutti i 5.200
lavoratori, avendone già 1.600 in cigs nell'Ilva in
amministrazione straordinaria, e che dia garanzie anche ai
lavoratori delle aziende dell'indotto".
"È complicato discutere di cassa integrazione alla vigilia
dell'ennesima procedura di vendita, annunciata dal ministro
Adolfo Urso, per la quale è a noi sconosciuto il perimetro
industriale ed i vincoli dei livelli occupazionali con cui verrà
avviato il bando - ha concluso Gambardella - È indispensabile
avere certezza delle adeguate risorse messe a disposizione per
l'annunciato piano di ripartenza, a partire dal prestito ponte
di 320 milioni, di cui si è ancora in attesa dell'approvazione
da parte della Commissione europea, fra l'altro insufficienti
anche per fare la sola manutenzione di tutti gli impianti".
(ANSA).
Gambardella (Uilm), Ilva propone cig senza piano industriale
"Incertezza da ipotesi di vendita e prestito ponte non erogato