Economia

Incontro Ilva-sindacati al ministero su cig, nulla di fatto

Fiom-Fim-Uilm-Usb, manca piano industriale. Ora incontro a Chigi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 02 LUG - Incontro interlocutorio oggi al ministero del Lavoro fra i dirigenti dell'Ilva e i sindacati, sulla richiesta di cassa integrazione per 5.200 dipendenti avanzata dai commissari.
    L'azienda ha illustrato la situazione dell'Ilva e il lavoro che intende fare. I sindacati hanno risposto di non poter approvare la cassa integrazione senza avere prima certezze su piano industriale, garanzie per i lavoratori, prestito ponte dal governo.
    La trattativa fra azienda e sindacati è stata aggiornata a dopo un incontro a Palazzo Chigi, richiesto unitariamente da Fim, Fiom e Uilm, per avere risposte sul futuro industriale, occupazionale e ambientale dell'azienda.
    All'incontro di oggi erano presenti il direttore generale di Ilva, Maurizio Saitta, e il direttore del personale Claudio Picucci, rappresentanti del Ministero del Lavoro e delle Regioni Liguria, Piemonte, Puglia, Veneto, Lombardia.
    Per i sindacati c'erano il coordinatore nazionale per la siderurgia della Fiom, Loris Scarpa, il segretario nazionale della Fim, Valerio D'Alò, il segretario nazionale dalla Uilm e responsabile Siderurgia, Guglielmo Gambardella, il segretario della Uilm di Taranto, Davide Sperti, Francesco Rizzo e Sasha Colautti dell'esecutivo confederale Usb.
    I commissari dell'Ilva hanno richiesto la cassa integrazione per 5.200 dipendenti: 4.400 a Taranto, 800 a Genova, 245 a Novi Ligure (Alessandria), 25 a Racconigi (Cuneo), 20 a Legnaro (Padova), 40 a Marghera (Venezia), 50 a Milano, 20 a Paderno Dugnano (Milano). (ANSA).
   

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