Economia

Angelini, Pmi meno pronte contro attacchi cyber

Vice dg Bankitalia, progressi tecnologia beneficiano criminali

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 04 LUG - Le pmi sono meno attrezzate a contrastare i rischi di attacchi cyber che, grazie ai progressi della tecnologia, risultano sempre più efficaci. Per il vice dg della Banca d'Italia Paolo Angelini che è intervenuto a un convegno organizzato sul tema, "anche soggetti con limitate capacità tecniche, finanziarie o organizzative" sono ora in grado "di acquistare o appaltare i servizi necessari per condurre efficaci attività illegali nel cyber-spazio. I cyber criminali beneficiano essi stessi del progresso tecnologico: gli sviluppi in materia di intelligenza artificiale e, in prospettiva, di computer quantistici, sono in grado di offrire nuove opportunità di sviluppo economico e sociale, ma anche di scardinare i meccanismi di sicurezza oggi prevalenti".
    Il vice dg ha citato un'indagine della Banca d'Italia secondo cui quasi il 90 per cento delle imprese è consapevole della possibilità di subire un attacco informatico. "Le imprese che sono state vittima di un attacco percepiscono un rischio più elevato, cui si associa un maggiore investimento in prevenzione.
    Le imprese più piccole, con un numero di addetti compreso tra 20 e 49, risultano meno consapevoli dei rischi cibernetici" rileva Angelini.
    Le aziende che ritengono per nulla probabile che un attacco cibernetico possa interessare un'impresa con le loro stesse caratteristiche sono il 14 per cento del campione, contro il 7 per centro tra le imprese con oltre 50 addetti".
    "Non sorprende - conclude - quindi che gli attacchi ai sistemi informatici delle imprese prendano prevalentemente di mira quelle più grandi, che hanno maggiore capacità economica, ma sfruttino anche il minor grado di preparazione che caratterizza le imprese di dimensioni medie o piccole". (ANSA).
   

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