(ANSA) - ROMA, 05 LUG - Nel parere di oggi sul Superbonus
"Eurostat conferma le classificazioni Istat sui crediti
d'imposta". Lo precisa l'Istituto di statistica ricostruendo le
letture utilizzate finora.
Con un parere di febbraio 2023, l'Istat aveva concordato con
Eurostat una classificazione del Superbonus come credito di
imposta "pagabile" e quindi registrato nei conti delle
amministrazioni pubbliche come spesa nel momento in cui il
beneficio è maturato (ossia, nel momento in cui viene sostenuta
la spesa di investimento agevolata) e per il suo intero
ammontare. Le caratteristiche del credito (trasferibilità,
differibilità e possibilità di compensare il debito fiscale
totale) sono stati considerati indicatori sufficienti di un'alta
probabilità di utilizzo dell'agevolazione da parte del
beneficiario (beneficiario originario o cessionario).
Dalle evidenze sull'utilizzo del Superbonus relative alle
spese 2020-2022 era infatti emerso che solo una quota ritenuta
trascurabile dei crediti fruibili è stata non utilizzata e
quindi persa dai beneficiari.
Le successive modifiche normative, tra cui il decreto del 29
marzo 2024, hanno introdotto limitazioni alla cedibilità del
credito e alla sua fruibilità. La disposizione che maggiormente
poteva incidere con effetto retroattivo (2020-2023) sulla
classificazione del Superbonus è quella riferita al divieto
imposto a partire dal 2025 alle banche e agli altri intermediari
finanziari di utilizzare i crediti del Superbonus compensando i
debiti verso lo Stato relativi ai contributi sociali dei propri
dipendenti. Tali modifiche, spiega l'Istat, hanno reso
necessaria una nuova valutazione da parte di Eurostat circa il
permanere delle caratteristiche distintive del credito pagabile.
"In base alle evidenze e ai chiarimenti forniti dall'Istat,
Eurostat ha confermato, nell'odierno advice, la classificazione
del Superbonus come credito di imposta di tipo pagabile per gli
anni 2020-2023", precisa ancora l'Istituto.
Per il credito maturato nel 2024 (sulle spese per interventi
edilizi effettuati nel 2024), Eurostat ritiene invece che il
Superbonus maturato dopo l'adozione della nuova normativa abbia
le caratteristiche del credito d'imposta "non pagabile" e che
debba essere registrato nei conti delle amministrazioni
pubbliche in riduzione delle entrate tributarie, con un profilo
di impatto sull'indebitamento netto in linea con l'utilizzo del
credito stesso (secondo, quindi, un profilo di cassa).
Sulle eccezioni per le quali la trasferibilità del credito è
ancora applicabile, l'advice indica che il Superbonus maturato
debba essere registrato come "pagabile". (ANSA).
Istat, Eurostat conferma le classificazioni del Superbonus
'Pagabile' nel 2020-23, 'non pagabile' nel 2024