Economia

Cuba punta a regolamentare le pmi, 'ma non vogliamo chiuderle'

Il boom delle imprese private avrebbe creato 'distorsioni'

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AVANA, 18 LUG - Quasi tre anni dopo aver autorizzato le piccole e medie imprese private per provare a rilanciare l'economia a Cuba, soffocata dalla peggiore crisi degli ultimi decenni, il governo dell'isola ha deciso di fare un parziale dietrofront lanciando un'offensiva per cercare di regolamentare il settore.
    "Non vogliamo chiuderle", ha assicurato il primo ministro Manuel Marrero Cruz, negando l'esistenza di una "crociata" contro le pmi, che per la prima volta in 60 anni hanno potuto avviare attività in aree quali ristorazione, turismo, edilizia, servizi e forniture alimentari. Ma l'emergere di questi nuovi attori, in un'economia dominata per l'80% da imprese statali, ha generato "distorsioni", secondo l'esecutivo, colto alla sprovvista da una concorrenza che gli sottrae dollari o euro, essenziali per le importazioni di cibo e carburante.
    "Quello che proponiamo è un'organizzazione che garantisca la massima offerta possibile di beni e servizi ai prezzi giusti per la popolazione, e che ognuno contribuisca con tutto ciò che ha da fare", ha chiarito il presidente Miguel Díaz-Canel Bermúdez parlando davanti all'Assemblea nazionale, riunita in sessione plenaria fino a domani. (ANSA).
   

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