Economia

>ANSA-BOX/ Inps, con temperature sopra i 35 gradi arriva la cig

'Basta che sia percepita, per umidità o abbigliamento pesante'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 LUG - In caso di temperature superiori a 35 grandi si può chiedere la cassa integrazione per eventi meteo.
    Lo precisa l'Inps, sottolineando che basta che questa temperatura sia "percepita" per esempio perché si lavora con un alto tasso di umidità o con abbigliamento e strumenti che aumentano la sensazione di calore.
    In un messaggio l'istituto ricorda che se la sospensione o la riduzione delle attività lavorative è disposta con ordinanza della pubblica Autorità, i datori di lavoro possono richiedere l'integrazione salariale invocando la causale "sospensione o riduzione dell'attività per ordine di pubblica autorità per cause non imputabili all'impresa o ai lavoratori". Se questo non avviene si può comunque chiedere la cig in caso di "caldo eccessivo che non consenta il regolare svolgimento delle attività lavorative". In questo caso la prestazione di integrazione salariale "può essere riconosciuta laddove le temperature medesime risultino superiori a 35 gradi centigradi".
    Ma "anche il verificarsi di temperature pari o inferiori a 35 gradi centigradi può determinare l'accoglimento della domanda di accesso alle prestazioni di integrazione salariale, qualora entri in considerazione la valutazione della temperatura cosiddetta "percepita", che è più elevata di quella reale". La domanda può essere accolta "in caso di attività lavorative sono svolte in luoghi non proteggibili dal sole o se comportino l'utilizzo di materiali o di macchinari che producono a loro volta calore, contribuendo ad accentuare la situazione di disagio dei lavoratori". Anche l'impiego di strumenti di protezione, quali tute e caschi, spiega l'istituto "può comportare che la temperatura percepita dal lavoratore risulti più elevata di quella registrata dal bollettino meteo".
    "Pertanto, la valutazione dell'integrabilità della causale richiesta, spiega, non deve fare riferimento solo al grado di temperatura, ma anche alla tipologia di attività svolta e alle condizioni nelle quali si trovano concretamente a operare i lavoratori". "Anche l'elevato tasso di umidità, si legge, concorre significativamente a determinare una temperatura "percepita" superiore a quella reale. Pertanto, nel valutare le istanze è necessario tenere conto anche del grado di umidità".
    Infine l'Inps sottolinea che le indicazioni "valgono anche con riferimento alle lavorazioni al chiuso, allorché le stesse non possano beneficiare di sistemi di ventilazione o raffreddamento per circostanze imprevedibili e non imputabili al datore di lavoro". (ANSA).
   

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