(ANSA) - ROMA, 06 SET - "Non desta entusiasmo la modesta
crescita in volume registrata a luglio dalle vendite al
dettaglio, peraltro depotenziata dalla revisione al ribasso
della stima per il mese di giugno. Non si modifica, dunque, una
situazione che sul versante dei consumi, in particolare di beni,
rimane molto fragile".
"Gli indici dei volumi acquistati, al di là di piccole
oscillazioni mensili, sono fermi sui valori di fine 2023 e
rimangono negativi nel confronto annuo, come, peraltro, evidente
anche dalle più solide evidenze della contabilità trimestrale:
cresce il reddito reale, resta bloccata la spesa". Prosegue
l'Ufficio Studi Confcommercio.
"Questo scenario - continua la nota - coinvolge le
performance dei vari settori di consumo e dei diversi formati
distributivi, con accentuazioni negative per le piccole
superfici di vendita. Al netto della componente inflazionistica,
nei primi sette mesi di quest'anno i piccoli negozi registrano
cali di oltre il 16% rispetto all'analogo periodo del 2018, a
fronte di un raddoppio dei volumi transitati dal canale
virtuale. Particolarmente penalizzati, oltre agli acquisti di
alimentari, sono stati l'abbigliamento, le calzature e i mobili.
Non può stupire, di conseguenza, la progressiva riduzione dei
livelli di servizio commerciale di prossimità nella maggior
parte delle città italiane". (ANSA).
Confcommercio, vendite luglio confermano fragilità consumi
'I volumi sono fermi sui valori di fine 2023'