Economia

Per le imprese italiane serve uno 'Start up Act'

La richiesta in apertura della Rome Start up week

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 17 SET - Un mercato più integrato, un nuovo Startup Act che permetta più indipendenza e libertà per le imprese italiane ed europee e maggiori investimenti pubblici e privati per il trasferimento di tecnologia tra Paesi Ue. Sono queste le richieste rivolte al governo italiano e all'Europa dagli organizzatori della Rome Startup Week che si svolgerà al Gazometro il 19 e 20 settembre "Non esistono Imprese innovative o tradizionali ma solo imprese rinnovabili - ha detto in apertura Agostino Scornajenchi, Ad e DG di CDP Venture Capital. Per lo sviluppo del Paese dobbiamo introdurre nell'ecosistema industriale delle novità, ricominciare a pianificare iniziative imprenditoriali che però devono essere supportate da importanti investimenti pubblici. Dobbiamo soprattutto guardare alle nuove imprese per il contributo industriale, e non finanziario, che possono dare: i nostri giovani devono aspirare a creare o entrare nelle Startup e non in banca - ha concluso Scornajenchi" "Le nostre famiglie investono circa 180.000 euro per ogni figlio dalla nascita ai 18 anni, senza considerare l'Università. Poi purtroppo vanno all'estero per lavorare e formare le loro famiglie: questo è un trend che dobbiamo fermare - ha detto Gianluigi De Palo, Presidente Fondazione per la Natalità. Per fare ripartire l'Italia serve una nuova primavera demografica che non sarà mai possibile senza una spinta decisa sull'innovazione".
    A dare una ricetta per una leadership italiana nell'Industria dell'innovazione anche Francesco Caio: "Dobbiamo darci almeno 2 priorità: Governance, per incoraggiare la creazione di nuove Startup; Formazione, per innestare un percorso di vocazione e insegnare ai giovani che esiste un nuovo modo di fare impresa".
    (ANSA).
   

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