Economia

Rampelli, dismesso immobile ex Inps a Roma, operazione opaca

'Lo Stato non ha diritto di fare regali ai soliti noti'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 20 SET - "Operazione opaca sulla quale spero la magistratura indaghi. La dismissione del palazzo ex sede dell'Inps, sito a Roma in piazza Augusto Imperatore, 22mila metri quadrati di architettura razionalista, per soli 150 milioni di euro, merita chiarezza. Piazza Augusto Imperatore è uno dei salotti urbani più importanti d'Europa, con l'Ara Pacis prospiciente al lungotevere, il Mausoleo di Augusto che tra pochi mesi terminerà il suo restauro e la piazza completamente riqualifica grazie a un concorso internazionale per progettazione. È diritto dello Stato mettere a reddito i propri beni, non è suo diritto fare regali ai soliti noti. Questo immobile di pregio inestimabile non è stato ceduto al miglior offerente attraverso una gara pubblica, né è stato locato per numero n di decenni alla proposta più redditizia, viene usufruito da Bulgari, nota società da oltre dieci anni francese, con in pancia una trasformazione urbanistica autorizzata in tempi record e prima che si chiudesse l'operazione". È quanto dichiara, secondo quanto riporta una nota, il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia.
    "Chi è stato quel veggente che già sapeva che fine avrebbe fatto? Siamo nel centro storico di Roma, chiunque abbia anche soltanto una semplice bottega impiegherebbe anni per spostare un semplice tramezzo. Invece, in soli sei mesi, il palazzo riceve il cambio di destinazione d'uso da uffici ad albergo extralusso, con tutte le autorizzazioni a procedere per demolire gli interni, vincolati; non parliamo di mura inanimate ma di loggiate, colonnati, mosaici. Il pasticcio: lo Stato conferisce questo bene a un fondo, il FIP, Fondo Immobiliare Pubblico.
    Prima anomalia, il Fondo è privato e non pubblico, controllato da una cordata di cui fanno parte la Banca Finnat, Convivio Spa (Luxottica), la Fondazione Cariplo, la Cassa dei Geometri, la Banca Iccrea e la Regia srl, quest'ultima holding del gruppo Benetton, il cui amministratore delegato è Ermanno Boffa, marito di Sabrina Benetton e consigliere di Banca Finnat. Il bene viene acquisito da Edizioni Property, per il 20% proprietà di Regia srl, dunque Benetton. Da un lato Benetton con Fip è imprenditore, con Property diventa acquirente. Pazzesco. Il fondo privato che si chiama 'pubblico' per depistare, permette a Benetton un'operazione a 150 milioni (la valutazione di mercato era superiore ai 200) dalla quale rientra in appena dieci anni, affittando l'immobile - con cambio di destinazione d'uso già in essere - a Bulgari per 150mila euro l'anno. È un inquietante pasticcio - ha precisato Rampelli- su cui il governo attuale non è coinvolto. Nel 2019 si conclude l'affare, regnava Giuseppe Conte come capo del governo". (ANSA).
   

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