(ANSA) - ROMA, 20 SET - "Operazione opaca sulla quale spero
la magistratura indaghi. La dismissione del palazzo ex sede
dell'Inps, sito a Roma in piazza Augusto Imperatore, 22mila
metri quadrati di architettura razionalista, per soli 150
milioni di euro, merita chiarezza.
"Chi è stato quel veggente che già sapeva che fine avrebbe
fatto? Siamo nel centro storico di Roma, chiunque abbia anche
soltanto una semplice bottega impiegherebbe anni per spostare un
semplice tramezzo. Invece, in soli sei mesi, il palazzo riceve
il cambio di destinazione d'uso da uffici ad albergo extralusso,
con tutte le autorizzazioni a procedere per demolire gli
interni, vincolati; non parliamo di mura inanimate ma di
loggiate, colonnati, mosaici. Il pasticcio: lo Stato conferisce
questo bene a un fondo, il FIP, Fondo Immobiliare Pubblico.
Prima anomalia, il Fondo è privato e non pubblico, controllato
da una cordata di cui fanno parte la Banca Finnat, Convivio Spa
(Luxottica), la Fondazione Cariplo, la Cassa dei Geometri, la
Banca Iccrea e la Regia srl, quest'ultima holding del gruppo
Benetton, il cui amministratore delegato è Ermanno Boffa, marito
di Sabrina Benetton e consigliere di Banca Finnat. Il bene viene
acquisito da Edizioni Property, per il 20% proprietà di Regia
srl, dunque Benetton. Da un lato Benetton con Fip è
imprenditore, con Property diventa acquirente. Pazzesco. Il
fondo privato che si chiama 'pubblico' per depistare, permette a
Benetton un'operazione a 150 milioni (la valutazione di mercato
era superiore ai 200) dalla quale rientra in appena dieci anni,
affittando l'immobile - con cambio di destinazione d'uso già in
essere - a Bulgari per 150mila euro l'anno. È un inquietante
pasticcio - ha precisato Rampelli- su cui il governo attuale
non è coinvolto. Nel 2019 si conclude l'affare, regnava Giuseppe
Conte come capo del governo". (ANSA).
Rampelli, dismesso immobile ex Inps a Roma, operazione opaca
'Lo Stato non ha diritto di fare regali ai soliti noti'