(ANSA) - PALERMO, 23 SET - Il presidente regionale
Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, è stato ascoltato
questa mattina, in prefettura, a Palermo, insieme ai vertici
delle altre associazioni di categoria, in concomitanza con la
presenza della commissione parlamentare per le questioni
regionali nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla
determinazione e sull'attuazione dei livelli essenziali delle
prestazioni concernenti i diritti civili e sociali.
"Tra le sfide chiave da risolvere - ha detto Manenti -
spiccano, nella nostra isola, l'alto tasso di disoccupazione e
l'influenza della criminalità organizzata, ostacoli che limitano
l'accesso ai servizi essenziali e frenano la crescita delle
imprese locali.
Confcommercio Sicilia ha fatto riferimento a statistiche chiave
su disoccupazione, povertà, sanità e istruzione, che sono
settori strettamente collegati ai livelli essenziali delle
prestazioni (Lep) e alla loro attuazione. Il tasso di
disoccupazione si attesta intorno al 19,5%, con picchi del 40%
per i giovani tra i 15 e i 24 anni (Istat, 2023). Circa il 40%
della popolazione siciliana vive in condizioni di povertà
relativa, con un'incidenza più alta rispetto alla media
italiana, che è del 20% (Rapporto Svimez, 2022). La sanità
pubblica siciliana è caratterizzata da una carenza di risorse
strutturali e finanziarie. Ad esempio, in Sicilia ci sono 3,2
medici ogni 1.000 abitanti, rispetto a una media nazionale di
4,0 (ministero della Salute, 2023). La Sicilia è tra le regioni
italiane con il più basso indice di digitalizzazione. Secondo
l'Indice Desi (Digital economy and society index, 2022), solo il
70% della popolazione ha accesso alla banda larga veloce,
rispetto a una media nazionale dell'85%. Nel 2022, più di 30.000
giovani siciliani hanno lasciato la regione in cerca di lavoro o
migliori opportunità, il che rappresenta una perdita
significativa di capitale umano. (ANSA).