(ANSA) - ROMA, 26 SET - Le Pmi faticano a trovare personale
con elevate competenze green: ne mancano oltre 828 mila 300,
pari al 51,9% del totale della manodopera richiesta con queste
caratteristiche (quasi un milione e 600 mila, dati 2023), in
particolare lavoratori esperti di risparmio energetico e di
riduzione dell'impatto ambientale. E' quanto emerge da una
rilevazione presentata da Confartigianato durante la convention
'Energies and Transition Confartigianato High School',
organizzata a Chia (Cagliari) in collaborazione con i suoi
Consorzi energia Caem, CEnPI e Multienergia per fare il punto
sulle strategie per sostenere artigiani e piccole imprese nel
risparmio sui costi di elettricità e gas, anche puntando su
efficienza e sostenibilità ambientale.
Secondo lo studio di Confartigianato, il fabbisogno di
personale con competenze green è più alto tra le piccole
imprese: riguarda il 45,8% dei lavoratori richiesti, oltre dieci
punti in più rispetto al 35% delle imprese medio-grandi. Ma la
carenza di personale riguarda più in generale anche l'Europa: il
38,9% delle Pmi dell'Ue indica che la scarsità di competenze
green impedisce all'impresa di essere più sostenibile per
l'ambiente, con un'accentuazione per Francia (44,9%) e appunto
l'Italia (42,9%) rispetto a Germania (39,4%) e Spagna (34,8%).
"Non possiamo permetterci di lasciare scoperti centinaia di
migliaia di posti di lavoro", sottolinea Marco Granelli,
presidente di Confartigianato Imprese. "La transizione
energetica e ambientale - prosegue - si realizza anche con nuove
politiche formative, con un rapporto più stretto tra scuola e
imprese, per preparare i giovani ad entrare nel mondo del lavoro
con le competenze adatte e a rispondere alle nuove esigenze
delle imprese sempre più orientate alla tutela dell'ambiente".
Stando sempre alla rilevazione di Confartigianato, a livello
settoriale, la difficoltà di reperimento di personale
maggiormente qualificato in tematiche ambientali è più alta
nelle costruzioni, con il 62%, seguite dal manifatturiero
(53,1%) e servizi (49,7%). Per quanto riguarda l'analisi
regionale, la maggiore carenza di lavoratori con elevate
competenze green c'è in Trentino-Alto Adige (64,6% di personale
introvabile sul totale richiesto dalle Pmi con queste
competenze), seguito da Friuli-Venezia Giulia (59,3%), Umbria
(57,7%), Veneto (56,9%), Liguria (56,2%), Emilia-Romagna
(55,5%), Piemonte e Valle d'Aosta (55%), Lombardia (54,1%),
Abruzzo (53,6%), Toscana (52,4%) e Basilicata (52%).
Tre le province, la più alta difficoltà di reperimento di tali
lavoratori si riscontra nella Provincia Autonoma di Bolzano
(66,8% di lavoratori green irreperibili sul totale necessario
alle aziende), seguita da Valle d'Aosta con il 64%, Lecco con il
63,2%, Como e Pordenone, entrambe con il 62,6%, Provincia
Autonoma di Trento con il 62,1%, Cuneo con il 61,8%, Gorizia con
il 61,1%, Monza e Brianza e Pavia, entrambe con il 60,6% e
Vicenza e Varese, entrambe con il 60,1%. (ANSA).
Confartigianato, mancano oltre 828 mila lavoratori green
Granelli, scuola formi le competenze per la tutela dell'ambiente