(ANSA) - CESENA, 27 SET - Preoccupante aumento delle ore di
cassa integrazione autorizzate nelle aziende metalmeccaniche
romagnole. E' quanto emerso nella mattina di oggi dal consiglio
generale della Fim-Cisl Romagna, tenutosi a Cesena.
Questi numeri, osserva l'organizzazione sindacale,
evidenziano una crisi occupazionale che sta colpendo duramente
l'industria e i lavoratori del territorio. Secondo i dati Inps,
la provincia di Rimini è la più colpita, con un aumento del
162.30%, passando da 1.287.022 ore nel 2023 a 3.375.901 nel
2024. Anche Ravenna ha registrato un significativo aumento del
200.99%, con un salto da 361.239 ore nel 2023 a 1.087.304 nel
2024. In controtendenza, la provincia di Forlì-Cesena ha visto
una riduzione del 35.26%, con le ore di cassa integrazione che
sono scese da 997.742 nel 2023 a 645.963 nel 2024.
"Questi dati segnalano una crisi diffusa che coinvolge tutto
il territorio romagnolo e non solo singole realtà - dichiara
Riccardo Zoli, segretario generale Fim-Cisl Romagna -. Il
contesto economico attuale è gravemente condizionato da fattori
esterni come le guerre in Ucraina e in Medio Oriente, che stanno
generando instabilità e incertezza nei mercati internazionali. A
livello interno, il calo dei consumi delle famiglie sta
penalizzando settori chiave come l'automotive e gli
elettrodomestici. Alla luce di questa situazione - conclude il
sindacato -, chiediamo con forza l'adozione di politiche
industriali mirate e di misure di sostegno per le imprese. È
fondamentale promuovere investimenti in innovazione tecnologica
e formazione professionale, così da preparare le aziende e i
lavoratori alle sfide del futuro e garantire la ripresa del
settore". (ANSA).