Economia

Magi, governo Meloni distruggerà industria canapa made in Italy

Critiche a Lollobrigida dopo colloquio con imprenditori

Redazione Ansa

(ANSA) - SIRACUSA, 28 SET - "Lasciamo Lollobrigida dormire sonni tranquilli con le sue solide certezze ma si da' il caso che l'uso ricreativo riguarda già milioni di persone in Italia.
    Cittadini che sono perseguitati da una delle leggi più repressive d'Europa per una condotta del tutto paragonabile al consumo di alcolici o tabacco, che fa danni alla vita delle persone, riempie le carceri e consegna nelle mani della criminalità un mercato illegale enorme". Così il segretario di Più Europa Riccardo Magi commenta il colloquio avvenuto tra Francesco Lollobrigida e due imprenditori che hanno avvicinato il ministro dell'Agricoltura nello stand del Masaf a Siracusa.
    I due hanno chiesto chiarimenti al ministro sulla posizione dell'Italia rispetto ad altri Paesi come il Canada e la Germania che utilizzano la legislazione aperta sul fiore di canapa o il Giappone su quella alimentare, allungando al ministro un pacco di pasta alla canapa.
    "Noi pensiamo che l'uso della cannabis per scopo ricreativo non si può fare, le inflorescenze non possono essere utilizzate per questo fine, dopo di che tutto il resto della filiera della canapa in Italia continua a svolgere il suo ruolo perché per i malati c'è una legislazione speciale - ha risposto il ministro Lollobrigida - Nei centri autorizzati e controllati la canapa può essere ancora coltivata perché per i malati la scienza ci dice che si può fare. Per cui le aziende che utilizzano questo tipo di produzione non temono niente, mentre quelli che pensavano di fare un buon business illudendo i ragazzi a entrare in negozi che avevano il simbolo della marijuana e pensavano di farsi una sostanza ad uso ricreativo per noi smetteranno di farlo in Italia".
    Per Magi "ora grazie a Lollobrigida e ai suoi compagni di governo e di proibizionismo distruggerà anche il settore tutto made in Italy della canapa industriale, gettando sul lastrico gli imprenditori e facendo perdere lavoro a migliaia di persone". (ANSA).
   

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