Economia

In frenata attività produttiva in Cina, Pmi settembre a 49,8

Cede a sorpresa anche l'indice sponsorizzato da Caixin, a 49,3

Redazione Ansa

(ANSA) - PECHINO, 30 SET - L'attività produttiva in Cina resta in una fase complessa anche a settembre. I dati ufficiali dell'Ufficio nazionale di statistica e quelli sponsorizzati dalla rivista Caixin si sono attestati nel ciclo di contrazione, sotto quota 50, a segnalare le difficoltà di un'economia alle prese con la crisi immobiliare, i rischi di deflazione, i deboli consumi e la disoccupazione giovanile schizzata ad agosto al 18,8%.
    L'indice Pmi diffuso dall'Ufficio nazionale di statistica si è attestato a settembre a 49,8, risollevandosi dai minimi dei sei mesi di agosto (49,1) e battendo le stime degli analisti a 49,5, ma rimanendo per il quinto mese di fila in contrazione. Il sottoindice sulla produzione è salito ai massimi degli ultimi 5 mesi (51,2 contro 49,8 di agosto) e i nuovi ordini si sono attestati a 49,9 (da 48,9), con le vendite estere a 47,5 (da 48,7). Quanto ai servizi, invece, l'indice Pmi è scivolato a quota 50,0 a settembre da 50,3 di agosto e peggio del 50,4 atteso dagli economisti, fino a scivolare ai minimi da dicembre 2022.
    Anche il Pmi manifatturiero sponsorizzato dalla rivista Caixin ha avuto a settembre un inatteso calo a 49,3 a settembre a fronte del 50,4 di agosto e del 50,5 di consenso degli analisti, accusando la contrazione più ampia da luglio 2023 in scia al rinnovato crollo dei nuovi ordini (minimi da settembre 2022) e della frenata delle vendite all'estero, al passo più ampio degli ultimi 13 mesi.
    Infine, anche i servizi hanno mostrato segnali di cedimento: 50,3 a settembre da 51,5 di agosto e a fronte del 51,5 stimato alla vigilia. (ANSA).
   

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