Economia

Autonomia: sì centrodestra a devoluzione del commercio estero

Respinto odg di M5s al dl omnibus che chiedeva lo stop

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 03 OTT - La maggioranza ha respinto alla Camera un ordine del giorno di M5s (prima firmataria Vittoria Baldino) che impegnava il governo "a riconsiderare" la devoluzione del Commercio Estero alle singole regioni, devoluzione possibile in base alla legge Calderoli sull'autonomia. I voti contro l'ordine del giorno sono stati 142, quelli a favore (delle opposizioni) 105.
    L'ordine del giorno ricorda che non richiedendo la definizione dei Lep, il commercio estero sarebbe devolvibile subito alle regioni, in base alla legge Calderoli. "L'autonomia nel commercio con l'estero - si legge nell'odg - creerebbe pericolose asimmetrie di natura legislativa e amministrativa che darebbero origine a caos nei rapporti dello Stato italiano con il resto del mondo. Ad avviso dei firmatari, è sbagliato affidare l'export ad ogni regione e non ha senso che ogni regione possa sponsorizzare e firmare i propri contratti di export e di promozione per conto proprio, è necessario che sia il Ministro competente per il Paese a garantire il marchio del made in Italy, in quanto non siamo di fronte a repubbliche indipendenti in competizione". Di qui l'impegno al governo "a salvaguardia delle opportunità delle nostre imprese e dell'intero settore dell'import e dell'export, a voler riconsiderare la compatibilità della devoluzione alle regioni della predetta materia con gli interessi del Paese e della sua tenuta economica, in particolare, con riguardo alla concorrenza, agli scambi".
    Quando il sottosegretario Federico Freni ha espresso parere contrario all'ordine del giorno a nome del govenro, Baldino ha ricordato i molteplici interventi di Esponenti di Forza Italia, come Antonio Tajani e Roberto Occhiuto, per chiedere proprio quanto propone l'ordine del giorno. (ANSA).
   

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