Economia

Sindacati e Abi d'accordo su cabina di regia per il digitale

Strumento per affrontare nuove sfide della transizione

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 03 OTT - Sindacati bancari e Abi d'accordo per lavorare assieme nella cabina di regia sul digitale ed affrontare in quella sede la sfida della tecnologia che sta rivoluzionando il settore bancario e finanziario. Al convegno Fisac Cgil sul tema, la presidente del Comitato Affari e sindacali dell'Abi Ilaria Dalla Riva ha raccolto l'invito unanime dei segretari generali dei sindacati presenti a utilizzare lo strumento previsto dal contratto nazionale e a cora non attivato.
    Il comparto bancario italiano ha infatti, grazie anche all'impulso della pandemia, recuperato parte del terreno con investimenti sull'hi-tech e il digitale anche se reta indietro rispetto alla Ue e con risorse concentrate nei grandi gruppi.
    Pesa anche un'età media dei bancari non giovanissima e una della clientela, perlomeno quella con una maggior quota di risparmio, ancora più elevata.
    "Potremmo provare a cimentarci se ne abbiamo la volontà - ha affermato la segretaria Fisac Cil Susy Esposito -. Uno strumento lo abbiamo definito, insieme, nei contratti nazionali, la cosiddetta 'cabina di regia'. Non un luogo di negoziazione, ma di lettura, monitoraggio e previsione dei processi che avanzano e avanzeranno. Perché la tecnologia non è neutrale e insieme dobbiamo governare rischi e opportunità per il lavoro". Anche il segretario Fabi Lando Sileoni ha esortato a muoversi in maniera unitaria per evitare che "si vada dietro all'accordo che che farà prima o poi un grande gruppo bancario con noi sindacati" e ha citato la velocità dei cambiamenti e l'arrivo di nuovi attori fintech come Revolut sul mercato italiano. Altrimenti "vedremo mega call center di migliaia du dipendenti, seppure con contratto bancario". Sulla stessa linea anche il segretario della unisn Emilio Contrasto e quello della First Riccardo Colombani secondo cui la cabina di regia "va attuata subito" e occorra guardare anche "all'aspetto positivo della tecnologia".
    E per il numero uno della Uilca Fulvio Furlan "i contratti sono lungimiranti. Non c'è solo la parte economia ma tutti gli elementi che possono cogliere la sfida delle transizione".
    (ANSA).
   

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