(di Alfonso Neri)
(ANSA) - MILANO, 05 OTT - L'Associazione bancaria italiana
torna in campo a favore dell'operazione di Unicredit su
Commerzbank. Lo fa il suo presidente Antonio Patuelli, in un
modo indiretto ma chiaro.
"Sarebbe molto più grave che il semplice ostacolo a
un'operazione singola, sarebbe messa in discussione l'autonomia
della Banca Centrale europea", spiega il presidente dell'Abi
alla giornata dell'economia di Forza Italia, che si è tenuta a
Milano, rispondendo a una domanda sul dossier.
Ma a sostegno dell'interesse di Unicredit sul gruppo tedesco
arriva anche il 'tifo' di Unipol. "Mi auguro che possa
completarsi, perché è un'operazione potenzialmente creatrice di
valore per gli azionisti e non vedo ragioni per cui possa essere
osteggiata se non per localismi politici", spiega Carlo Cimbri,
presidente del gruppo finanziario.
"Io faccio il tifo per Andrea", cioè Orcel, l'amministratore
delegato di Unicredit, aggiunge Cimbri. "In tutto questo però
c'è un insegnamento da trarre: quando noi italiani andiamo
all'estero siamo oggetto di regole a dir poco
'para-protezionistiche'", aggiunge il presidente Unipol, secondo
il quale dobbiamo poi stare attenti al rischio di "diventare
terra di conquista per gli altri", soprattutto nel settore del
lusso.
Il 'rischio reciprocità' viene individuato anche dal
segretario della Fabi, Lando Maria Sileoni. "Se l'operazione
Unicredit-Commerzbank andrà in porto, è chiaro che il golden
power perderà efficacia e nessun governo potrà più attivarlo
qualora gruppi bancari o fondi esteri si interesseranno ad
aziende e banche italiane", spiega il numero uno del maggior
sindacato del settore.
"I gruppi bancari del nostro Paese devono essere tutelati
dalla politica e, per esempio, un gruppo come Intesa con oltre
72mila dipendenti è il principale datore di lavoro privato in
Italia", aggiunge Sileoni. "Fino a oggi gruppi bancari stranieri
hanno importanti partecipazioni in banche italiane e, se la Bce
e l'Unione bancaria europea dovessero dare segnali di
accelerazione sul tema delle aggregazioni, è chiaro che con
l'eventuale precedente Unicredit-Commerzbank" i gruppi esteri
"saprebbero farsi valere" in Italia, conclude il segretario
della Fabi. (ANSA).
>>ANSA/L'Abi, con stop a Commerz in discussione indipendenza Bce
Cimbri, 'faccio il tifo per Orcel'. Fabi, 'golden power rischia'