(ANSA) - PECHINO, 08 OTT - La ritorsione commerciale cinese è
arrivata a pochi giorni dal via libera deciso da Bruxelles sui
maggiori dazi alle auto elettriche made in China, malgrado il
voto contrario di Paesi tra cui Germania e Ungheria, a
completamento dell'indagine durata mesi e avviata dalla
presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. I
funzionari dell'Ue avevano concluso che le tariffe erano
necessarie per proteggere i produttori del blocco dalla
concorrenza dei veicoli elettrici cinesi a basso prezzo, che
lamentavano fossero ingiustamente sovvenzionati da Pechino.
Il ministero del Commercio cinese, rivedendo la decisione di
agosto "di non imporre immediatamente nuove sanzioni" nonostante
i produttori di brandy Ue avessero fatto dumping sul mercato
cinese, ha chiarito che avrebbe "richiesto un deposito
cauzionale agli importatori" a partire da venerdì. Le azioni del
gruppo francese del lusso Lvmh, proprietario del cognac
Hennessy, sono scese del 4,3% nelle prime contrattazioni alla
Borsa di Parigi, mentre il titolare di Martell Pernod Ricard è
sceso del 2,7% e Rémy Cointreau di quasi il 4,8%.
La guerra commerciale Ue-Cina s'è estesa dalle auto
all'agricoltura, con Pechino che ha avviato indagini antidumping
sulle importazioni europee di prodotti lattiero-caseari e carne
di maiale e ha presentato un reclamo sulle tariffe Ue
all'Organizzazione mondiale del commercio (Wto). Mentre Pechino
e Bruxelles hanno segnalato che i colloqui sui dazi ai veicoli
elettrici sarebbero continuati, il risultato della scorsa
settimana ha alimentato le aspettative di rappresaglia da parte
della Cina, convinta che le mosse europee fossero soltanto "il
risultato di protezionismo, abuso delle pratiche commerciali
internazionali e indebolimento della lotta globale contro il
cambiamento climatico". (ANSA).