Economia

>ANSA-BOX/In Italia Pmi pagano più tasse,120 volte i giganti web

E non aiuterà l'introduzione della Global Tax, dice la Cgia

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 12 OTT - Sul versante del fisco, in Italia è Davide che paga più di Golia, ossia sono le piccole e medie imprese a versare ogni anno all'Erario una cifra 120 volte superiore a quella dei "giganti del web" con base a livello nazionale. A permettere questo è la pratica di trasferire buona parte degli utili ante imposte realizzati in Italia nei paesi a fiscalità di vantaggio. E non pare che potrà diminuire a breve questo divario, l'introduzione della Gllobal Minimum Tax, l'aliquota del 15% sulle multinazionali, a causa della sua applicazione "a macchia di leopardo" tra gli Stati Ue.
    Il quadro viene disegnato dall'ultimo report dell'Ufficio studi della Cgia di Mestre (Venezia) in base ai dati dell'Area Studi di Mediobanca. Grazie a queste operazioni elusive, l'erario ha incassato solo le briciole dai colossi web, circa 25 con una sede in Italia, ma che hanno versato 206 milioni di tasse, mentre le nostre Pmi pagano ogni anno 24,6 miliardi.
    Vero è che le aziende italiane in esame producono un fatturato annuo 90 volte superiore a quello delle big tech, ma in termini di imposte la proporzione sale a 120 volte di più, con un tax rate effettivo che sfiora il 50%, mentre ai "big" si attesta al 36%.
    A livello regionale, solo le imprese di Molise e Valle d'Aosta versano meno tasse delle big tech, rispettivamente con 175 e 190 milioni. Le imprese lombarde pagano invece all'erario 125 volte in più, quelle laziali 56,7, quelle emiliano-romagnole 38 e quelle venete 36,8.
    Sebbene da quest'anno sia arrivata la Global minimum tax (Gmt), secondo il dossier curato dal Servizio Bilancio della Camera il gettito previsto dal Servizio Bilancio della Camare dovrebbe essere di 381,3 milioni nel 2025, nel 2026 di 427,9 e nel 2027 di 432,5, fino ai 500 previsti nel 2033, ultimo anno di stima. Ma a permettere ancora lo spostamento degli utili per eludere le tasse da parte delle "big" sarà la sua - per ora - limitata applicazione: nel 2024 interesserà 19 paesi Ue, Spagna e Polonia si adegueranno dall'anno prossimo, mentre Estonia, Lettonia, Lituania, e Malta hanno ottenuto una proroga sino al 2030. (ANSA).
   

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