(ANSA) - GENOVA, 15 OTT - Prosegue la levata di scudi contro
la riforma doganale appena varata. Per Fedespedi, la federazione
nazionale delle imprese di spedizione, la riforma, così come
articolata dal decreto legislativo n.
Fedespedi, in linea con la Confederazione italiana dei
trasporti e della logistica, sottolinea gli effetti negativi
delle novità introdotte con la riforma. "In particolare, la
revisione dello schema sanzionatorio previsto dalla riforma
prevede la fattispecie del reato di 'contrabbando' - spiega
Domenico de Crescenzo, vicepresidente di Fedespedi con delega
customs - anche in caso di semplici errori formali nelle
pratiche doganali che le imprese di spedizioni internazionali
svolgono al servizio del commercio internazionale, esponendo gli
operatori al rischio concreto di dover intraprendere contenziosi
penali e subire gravi sanzioni amministrative, tra cui la
confisca dei beni e dei mezzi di trasporto. Il reato scatta
quando l'errore compiuto genera un mancato incasso di dazio e
IVA da parte dello stato superiore a 10.000 euro: è una soglia
molto bassa, che si raggiunge facilmente nelle dichiarazioni
doganali". (ANSA).
Fedespedi, da riforma dogane impatto negativo import e export
Pitto: 'Va innalzata la soglia per i reati di contrabbando'