(aggiorna, integra e sostituisce servizio delle 20.28)
(di Enrica Piovan)
(ANSA) - ROMA, 23 OTT - A più di una settimana dal varo, la
legge di bilancio arriva in Parlamento.
Aumentano i promessi "sacrifici" a carico di banche e
assicurazioni, ci sono i tagli ai ministeri e il tetto agli
stipendi dei manager degli enti. Ma è sulla sanità che si
consuma lo scontro: le risorse deludono i sindacati dei medici
che proclamano lo sciopero. E anche l'aumento delle pensioni
minime fa discutere: per gli anziani con l'assegno più basso -
calcolano i sindacati - sono appena 10 centesimi al giorno.
Il testo della legge di bilancio, chiuso ieri notte al
Ministero dell'Economia, è stato firmato in mattinata dal Capo
dello Stato, prima dell'invio alle Camere. La manovra vale 30
miliardi per il 2025, conferma la premier Giorgia Meloni, che
torna all'attacco del Superbonus (senza - dice - "avremmo
potuto" ampiamente "aumentare le minime" con "20mila euro per
ogni pensionato") e rivendica: si concentra sulle priorità,
"lavoro, salari, famiglia e sanità e lo fa senza aumentare le
tasse e mantenendo i conti in ordine". E poi dal prossimo anno,
con maggiori risorse - dice facendo implicito riferimento al
concordato - la sfida è quella di ridurre gli scaglioni del ceto
medio.
Nei 144 articoli del disegno di legge si spazia dal nuovo
meccanismo per rafforzare le busta paga dei dipendenti (arriva
un bonus fino a 20mila euro e meccanismo fiscale a decalage fino
a 40mila euro) alla stretta sulle detrazioni per chi ha un
reddito oltre i 75mila euro con quoziente familiare, dal tetto
ai compensi per gli enti alle risorse per i contratti pubblici,
dall'estrazione aggiuntiva per il Superenalotto al restyling dei
bonus edilizi, fino alle pensioni, con la proroga di Quota 103,
Ape sociale e Opzione donna.
Sul fronte previdenziale c'è anche l'aumento delle pensioni
minime, che dal 2025 salgono del 2,2% a 617,9 euro: tre euro in
più dai 614,77 attuali. Ma senza un'intervento sarebbero calate,
scese a 604 euro. La Uil pensionati fa i calcoli: i pensionati
si dovranno "accontentare di 10 centesimi al giorno per il 2025
e probabilmente circa 4 centesimi per il 2026". "Un'elemosina
senza pudore", la definisce il leader M5s Giuseppe Conte. Ma la
stangata arriva anche per la sanità, denunciano le opposizioni.
La manovra stanzia 1,3 miliardi per il 2025 e risorse per i
contratti. Promettendo assunzioni dal 2026. Per i sindacati dei
medici e degli infermieri non basta: si "conferma la riduzione
del finanziamento rispetto a quanto annunciato", denunciano
Anaao, Cimo e Nursing Up, che il 20 novembre incroceranno le
braccia e scenderanno in piazza.
E' confermata "una batosta clamorosa per il servizio
sanitario nazionale", accusa la segretaria Dem Elly Schlein. Per
Avs è una manovra perversa, che si accanisce contro chi ha di
meno. Dalla maggioranza la senatrice di Fi Licia Ronzulli
difende l'intervento per le banche: nessun intervento punitivo,
sono "soldi liquidi, che verranno usati per la sanità".
Durissima la Cgil: "E' un vero festival dei tagli al welfare,
porterà il Paese a sbattere".
Il contributo per le banche si concretizza nel rinvio delle
deduzioni sulle Dta con cui il governo conta di incassare 4
miliardi nel 2025 e 2026: un "sacrificio" per le banche, che
però non si tradurrà in "un aumento dei costi", assicura il
presidente dell'Abi Antonio Patuelli. Le assicurazioni dovranno
pagare annualmente l'imposta di bollo sulle polizze vita. I
sacrifici a carico dei ministeri si traducono in 7,7 miliardi di
tagli in 3 anni, con lo sforzo maggiore a carico, come sempre,
del Mef. Una stretta arriva anche per la Rai, che dal 2026 dovrà
ridurre la spesa per personale e consulenza. Non compare invece
nel testo l'annunciata conferma del taglio del canone da 90 a 70
euro. Per la Pa arriva quindi la stretta sul turn over (nel
limite del 75% nel 2025) mentre la scuola dovrà fare i conti con
i tagli per docenti e personale Ata.
Con il testo depositato in Parlamento si apre l'iter di
conversione. Che quest'anno, per l'alternanza, parte dalla
Camera. I parlamentari avranno un 'tesoretto' da 120 milioni per
le modifiche. "Chiederemo alla maggioranza di limitare gli
emendamenti", fa sapere il ministro per i rapporti con il
Parlamento Luca Ciriani, che spera di arrivare all'ok definitivo
"prima di Natale". L'anno scorso non ci si riuscì: nonostante il
diktat imposto alla maggioranza di non presentare emendamenti,
il disco verde arrivò il 29 dicembre. (ANSA).
>>>ANSA/Arriva la manovra, è scontro su pensioni e sanità
Tagli a detrazioni e P.a, aiuti a redditi bassi, cambia il cuneo