(ANSA) - TRENTO, 25 OTT - "L'apertura a cooperative di
gettonisti in Trentino per coprire il servizio nei punti nascita
di Cles e Cavalese rappresenta in modo plastico e definitivo il
prevalere di scelte ideologiche, letteralmente a tutti i costi,
a dispetto non solo della sicurezza e dell'appropriatezza delle
prestazioni ma anche dello spreco di risorse pubbliche". Lo
afferma, in una nota, Luigi Diaspro, segretario della Fp Cgil
del Trentino.
"Mentre assistiamo a dichiarazioni da parte dell'Assessorato
e dell'Azienda sanitaria che assicurano di voler limitare l'uso
dei gettonisti sin dall'inizio della legislatura, nei fatti si
continua ad andare in direzione davvero ostinatamente contraria,
per un servizio che può essere assicurato tranquillamente presso
le strutture cittadine, visti i numeri dei casi trattati",
aggiunge Diaspro, secondo cui "si alimenta un circolo vizioso e
si aggirano platealmente le norme che limitano il ricorso a
gettonisti".
Il segretario della Fp evidenzia anche "un problema di spreco
di risorse pubbliche a discapito del personale interno, per il
quale si fa fatica a rinnovare i contratti di lavoro e a
garantire non solo retribuzioni al passo dell'inflazione, ma
anche sul benessere lavorativo e sui tempi di conciliazione".
Secondo i dati riportati dal sindacato, nel 2022 a Cavalese
sono nati 132 bimbi, per un costo a parto stimato in 20mila
euro, mentre all'ospedale di Cles, con 242 parti, la spesa per
ogni parto è di circa 17.600 euro, contro i 5.200 euro di Trento
ed i 4.823 di Rovereto. "Chiediamo sul punto un incontro urgente
all'assessore Mario Tonina", ha concluso Diaspro. (ANSA).
Fp Cgil Trentino,con coop gettonisti spreco di risorse pubbliche
Chiesto un incontro all'assessore Tonina