(ANSA) - ROMA, 05 NOV - "Uno dei problemi principali per il
nostro Paese è la differenza di produttività verso la Francia,
la Spagna e la Germania", evidenzia il leader degli industriali.
C'è "un gap" da colmare, e "l'unica via è lanciare gli
investimenti, fare in modo che gli investimenti possano essere
utilizzati".
Il piano Industria 4.0 "sta procedendo verso la fine". Ed ill
nuovo piano Transizione 5.0 "diciamo la verità, non sta
performando come pensavamo. Per funzionare deve essere facile da
poter utilizzare come industria 4.0", non può essere imbrigliata
"da lacci e lacciuoli per colpa anche della normativa europea"
Il presidente di Confindustria ricorda la richiesta degli
industriali al Governo di introdurre "un'Ires premiale premiale
per chi mantiene il 70% degli utili all'interno dell'impresa" e
"di questo 70% un 30% viene utilizzato per fare investimenti":
una misura che "darebbe un overboost".
Serve anche "potenziare i contratti di sviluppo e che siano
più veloci".
E c'è la proposta di un piano casa che Orsini ha lanciato fin
dal giorno della sua elezione al vertice di Confindustria: "In
legge di Bilancio c'è la parte fiscale, oggi abbiamo cheisto al
ministro Urso di avviare anche la seconda fase", serve "per
riuscire a dare ad un costo sostenibile una abitazione ai
ragazzi di prima assunzione che passano da una città all'altra
ma anche per attrarre lavoratori esteri".
"Sono misure che servono a fare crescita", evidenzia. Come
anche "abbiamo chiesto - aggiunge - che la sperimentazione del
nucleare possa essere fatta nel nostro Paese".
E c'è l'opportunità del Pnrr: "Dobbiamo cominciare a dirci che
purtroppo il tempo per poter ottenere tutte le misure e i
cantieri che abbiamo in piedi, quel tempo non basta più e quel
tempo serve allungarlo. E serve farlo presto perché il rischio è
che fare i cantieri, ma farli presto per farli male, non ha
senso. Gli investimenti facciamoli bene perchè sono gli
investimenti che aiutano il Paese a crescere" (ANSA).