Economia

Confartigianato, 'reati informatici primo danno per aziende Fvg'

Peresson: 'Serve supporto istituzioni su misure di sicurezza'

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 09 NOV - "Il reato più diffuso che colpisce le imprese del Friuli Venezia Giulia è quello legato alle frodi informatiche e la regione risulta essere la prima in Italia per incidenza percentuale sul complesso dei delitti inerenti l'attività aziendale, con un 53,3%". È quanto emerge dall'analisi che l'Ufficio studi di Confartigianato ha compiuto su dati Istat.
    A livello territoriale, è l'area Pordenonese a registrare l'incidenza percentuale più alta, pari al 62,8%. Segue Gorizia con il 57,6%. Dati inferiori si hanno invece a Trieste (49,6%) e Udine (49,5%). In ogni caso, osserva Confartigianato, si tratta di percentuali al di sopra della media nazionale del 35,5%.
    La posizione del Fvg resta ai vertici della classifica - è l'analisi di Confartigianato - anche considerando i reati informatici nel loro complesso, in quanto la regione si colloca al quarto posto in Italia con 83 reati denunciati ogni 10mila utenti Internet.
    "L'aumento dei reati informatici nella nostra regione costituisce una minaccia significativa per le micro e piccole imprese. Queste aziende hanno spesso risorse limitate e quindi possono risultare più vulnerabili ad attacchi informatici in grado di comprometterne dati sensibili, interromperne l'operatività e danneggiarne la reputazione", spiega Fabrizio Peresson, presidente dell'Ict di Confartigianato nazionale e Fvg. "È fondamentale che le istituzioni riconoscano la necessità di supportare queste imprese nell'adozione di misure di sicurezza adeguate. Solo promuovendo attivamente una cultura della sicurezza digitale potremo salvaguardare il nostro tessuto produttivo locale dalle crescenti minacce del crimine informatico". (ANSA).
   

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