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>ANSA-BOX/I redditi recuperano, crescita doppia della media Ocse

Ma sui salari dei dipendenti l'Italia è il fanalino di coda

Redazione Ansa

(di Domenico Conti) (ANSA) - ROMA, 13 NOV - I redditi delle famiglie italiane al netto dell'inflazione recuperano terreno. Con un rialzo nel secondo trimestre 2024 che è più che doppio rispetto alla media dei Paesi Ocse. Ma se si guardano i salari reali da fine 2021 ad oggi l'Italia - dati Ocse alla mano - è tuttora fanalino di coda.
    I dati pubblicati oggi dall'Ocse dicono che, in media, nei Paesi dell'organizzazione il reddito reale nel periodo aprile-giugno è aumentato dello 0,4%, in frenata rispetto all'1,3% del trimestre precedente. Tra le economie del G7, il reddito reale delle famiglie pro capite è cresciuto nella maggior parte dei Paesi, ma si è contratto in Canada e Germania.
    Il Regno Unito ha registrato l'accelerazione maggiore, +1,1%, l'Italia è seconda con +1%. Più del doppio della media.
    Un trend che replica quello del primo trimestre 2024, quando l'Italia - grazie alla ripresa dei salari reali e a entrate di altra natura - addirittura era risultata prima in classifica fra i Paesi Ocse per crescita dei redditi reali delle famiglie, con un +3,4% di gran lunga superiore al +0,9% della media.
    Leggere i dati solo alla luce degli ultimi due trimestri, però, rischia di essere un'illusione ottica. I dati Ocse danno conto di un andamento dei redditi reali delle famiglie italiane inferiore alla media Ocse in buona parte dei trimestri del 2022 e 2023. Il reddito disponibile delle famiglie italiane, dal 2005, ha subito in media un calo dello 0,5% l'anno a fronte di un aumento degli altri Paesi: +1,1% la Germania, +0,8% la Francia, +1,4% gli Usa.
    I dati dell'Ocse, poi, considerano il reddito disponibile come somma di consumi finali e risparmi delle famiglie.
    Includendo stipendi e salari, ma anche redditi di autonomi, redditi d'impresa, pensioni e rendite finanziarie o immobiliari.
    Il quadro peggiora radicalmente se si guarda alle sole retribuzioni reali, considerando quindi i soli dipendenti, disegnando un'Italia a due velocità. Rispetto al quarto trimestre del 2021, l'Italia è il Paese che registra la crescita minore delle retribuzioni reali collocandosi, alla fine del secondo trimestre 2024, appena sopra 110: un aumento del 10%.
    Fanno appena meglio gli Usa nonostante la forte crescita economica, superati dalla Francia e poi dalla Germania che è a +15%. In cima il Portogallo al 123%, poco sotto il Canada.
    L'Italia - spiegava l'Ocse in un recente studio - dalla pandemia in poi "è il Paese che ha visto la caduta più forte dei salari reali fra i maggiori Paesi Ocse" con retribuzioni che "a inizio 2024 erano ancora il 6,9% più basse rispetto a prima della pandemia". (ANSA).
   

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