Economia

Confesercenti Grosseto 'attenzione a metamorfosi centri urbani'

'Crescono affitti brevi, spariscono negozi e servizi essenziali'

Redazione Ansa

(ANSA) - GROSSETO, 13 NOV - "Stiamo assistendo ad una tripla metamorfosi per i nostri centri urbani: gli appartamenti diventano attività ricettive, i negozi ed i servizi essenziali spariscono mentre il commercio si dematerializza". A dirlo è Andrea Biondi, direttore provinciale di Confesercenti Grosseto che parla di fenomeno che da monitorare con attenzione. "La deregolamentazione di fatto in cui si è sviluppato il mercato degli affitti brevi anche in Maremma ha già portato a segnali di squilibrio territoriale, favorendo le non-imprese e rendendo maggiormente difficile nelle località di mare accogliere nuovi abitanti e sostituendo le residenze con appartamenti chiusi in inverno e pronti ad accogliere turisti in estate, ma senza l'offerta di una rete di servizi qualificanti per la destinazione turistica. Un processo - aggiunge - che contribuisce a rendere meno sostenibili le imprese del commercio di vicinato, già in difficoltà per la concorrenza delle grandi catene e delle piattaforme di e-commerce".
    Per affrontare il tema, ieri Confesercenti in occasione dell'Ambitour Amiata ha lanciato Etai, un convegno che si svolgerà a Santa Fiora a gennaio 2025. Principale promotore Giancarlo Dell'Orco, presidente di Aigo Confesercenti Grosseto, il sindacato rappresentativo del sistema ricettivo extra alberghiero. "Guardo con favore alla diffusione degli affitti brevi per centri storici e frazioni minori per impiegare il patrimonio immobiliare sottoutilizzato a causa del calo demografico che interessa molti paesi dell'entroterra maremmano, per stimolare attraverso i flussi turistici generati l'economia locale, in primis il commercio". Tuttavia, precisa, "per un'accoglienza veramente di qualità servono anche assistenza e servizi. Il nostro territorio deve necessariamente sviluppare una politica dell'accoglienza per tutti quei proprietari per cui non basta creare l'annuncio sulle Ota o mettere a disposizione camere per dormire, ma integrare la propria offerta con il territorio in modalità collettiva come una destinazione coesa e organizzata. Sono necessarie politiche di formazione, oltre un'offerta omogenea con la creazione di strategie di prezzo, revenue e attività locali con esperienze autentiche da vivere sul territorio circostante". (ANSA).
   

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