Economia

Confcommercio, a novembre si confermano segnali di debolezza

Pil tendenziale +0,5%

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 14 NOV - Dall'ultimo rapporto sulla congiuntura di Confcommercio si confermano tutti i segnali di debolezza per la crescita dell'economia. Nella metrica corretta per i giorni di calendario i primi nove mesi del 2024, scrive l'ufficio studi dell'associazione, segnano un tendenziale del pil a più 0,4%. Non sarebbe dissimile, secondo le nostre stime, l'andamento dell'ultimo quarto, con un novembre in crescita congiunturale di un decimo di punto e un tendenziale a +0,5% .
    Aggiungendo, quindi, due decimi dovuti al maggior numero di giornate lavorative, la chiusura del 2024 si collocherebbe a +0,6%, lontano dall'obiettivo dell'1%, il cui raggiungimento sarebbe ormai condizionato a un'accelerazione finale scarsamente probabile, almeno stando alle serie storiche delle variazioni congiunturali degli ultimi venti anni.
    Rispetto al mese scorso, si legge ancora, si confermano tutti i segnali di debolezza già individuati, con la conferma, secondo la stima provvisoria per settembre, di un arresto nella crescita dell'occupazione. Inoltre, la produzione industriale continua a stentare e le presenze turistiche, valutate anche in questo caso in formulazione provvisoria, sarebbero caratterizzate, a settembre, da una variazione moderatamente negativa rispetto allo stesso mese del 2023, con la componente italiana ancora in forte calo (circa -4%).
    Non muta, altresì, il panorama dei consumi, l'anello debole di un frangente congiunturale che si protrae da troppi mesi. A ottobre stimiamo per l'ICC (Indicatore dei Consumi Confcommercio) una variazione negativa di mezzo punto nella metrica destagionalizzata e una modesta crescita (+0,4%) per il tendenziale grezzo, dopo una riduzione a settembre. (ANSA).
   

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