Economia

Diego Mingarelli nuovo presidente di Confindustria Ancona

Eletto da Assemblea soci il ceo Diasen, leader nella bioedilizia

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 15 NOV - Diego Mingarelli, 46 anni, Ceo di Diasen, azienda con sede a Sassoferrato leader nel settore della bioedilizia, è il nuovo presidente di Confindustria Anona. Un verdetto quasi unanime quello emesso in serata dall'Assemblea dei soci di Confindustria Ancona che ha eletto il 99% dei voti validi il candidato designato dal Consiglio generale il 15 ottobre. Domani nella sede di Confindustria Ancona Mingarelli terrà una Conferenza stampa di apertura del mandato.
    "Attrarre per competere, competere per attrarre" il leitmotiv del ricco programma che Mingarelli ha presentato in Assemblea: "il rilancio del territorio poggia su due pilastri: attrattività del territorio e competitività del sistema economico e di impresa. Per alimentare questo moto virtuoso serve recuperare competitività nei tradizionali settori di specializzazione valorizzando lo sviluppo anche di nuove specializzazioni che possono trainare tecnologia e creatività".
    Tra i temi su cui si concentrerà la presidenza, l'attrazione di talenti: "nelle Marche assistiamo a una fuga di cervelli sia verso l'estero che verso il Nord Italia".
    Attenzione anche al valore della continuità d'impresa. "Le imprese a controllo familiare sono una grande ricchezza - ha detto Mingarelli - ma solo il 18,4% (16,6% nella manifattura) delle imprese delle Marche ha nel cda almeno un componente con meno di 40 anni. Per questo la continuità di impresa è un tema cruciale di attrattività e competitività che dobbiamo affrontare su più versanti correlati a diversi elementi di fragilità: su quello di governance, perché abbiamo una criticità dovuta ai pochi giovani coinvolti nei passaggi generazionali e alla loro ridotta presenza nei ruoli apicali; sul versante del mercato del lavoro perché diminuiscono le risorse professionali disponibili, con la conseguente sempre maggiore difficoltà delle imprese a trovare collaboratori qualificati e si assiste, in parallelo al loro invecchiamento che significa meno propensione al futuro".
    (ANSA).
   

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