(ANSA) - ROMA, 15 NOV - Nel Lazio, nel 2023, si sono
verificati 19.929 incidenti stradali, che hanno causato 346
morti e 26.
Nel 2023 aumenta nel Lazio, rispetto al 2010, l'incidenza
degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani)
morti in incidente stradale, attestandosi, comunque, su un
valore inferiore alla media Italia (45,1% contro 47,6%). Il
costo dell'incidentalità stradale con lesioni alle persone è
stimato in 17 miliardi e 700 milioni di euro per l'intero
territorio nazionale (300 euro pro capite) e in oltre 2 miliardi
di euro (360 euro pro capite) per il Lazio.
L'incidentalità rimane alta lungo la costa e nei comuni
capoluogo di provincia: in evidenza le criticità della SS148, la
Pontina, lungo la quale si registra il maggior numero di
incidenti (236, 8 decessi e 372 feriti). L'indice di mortalità
cresce nelle province in tutte le province mentre è stabile in
provincia di Roma.
Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (4
decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (2 decessi ogni
100 incidenti). Sulle strade urbane il 52% dei sinistri stradali
si verifica lungo un rettilineo, percentuale che sale al 66,2%
sulle strade extraurbane. Nell'ambito urbano gli incidenti che
avvengono in prossimità di un incrocio rappresentano il 21% del
totale. Lungo le strade extraurbane il 16,8% degli incidenti si
verifica lungo una curva.
Nel periodo gennaio-aprile si sono registrati nel Lazio 6.343
incidenti (31,8% del totale) mentre tra maggio e settembre, in
coincidenza delle vacanze, se ne contano 8.298, in cui hanno
subito lesioni 11.051 persone (42,1%) e 142 sono decedute (41%).
I mesi più critici sono stati ottobre e luglio con
rispettivamente il 9,8% e il 9,2% degli incidenti, ad agosto
invece si è registrato il minor numero di incidenti. Il maggior
numero di vittime della strada si è verificato ad ottobre
(11,6%). Il 77,9% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le
21, ma l'indice di mortalità raggiunge i valori più elevati
nella fascia oraria tra le 2 e le 3, tra le 3 e le 4 e le 6 e le
7, valori superiori alla media giornaliera (1,7). Il venerdì e
il sabato notte si concentrano il 42,3% degli incidenti
notturni, il 43,2% delle vittime e il 44,2% dei feriti. La
maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più
veicoli (72,1%). La tipologia di incidente più diffusa è lo
scontro frontale-laterale (5.875 casi, 64 vittime e 8.264
feriti), seguita dal tamponamento (3.970 casi, 31 decessi e
5.708 persone ferite). La tipologia più pericolosa è lo scontro
frontale (6,2 decessi ogni 100 incidenti).
Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per la classe
di età 65 e oltre (8,2 per 100mila abitanti) e per quella 15-29
anni (7 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli
coinvolti rappresentano il 62,7% delle vittime e il 68,4% dei
feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 12,1%
dei morti e il 20,5% dei feriti, i pedoni il 25,1% dei deceduti
e l'11,2% dei feriti. Il 58,6% dei pedoni rimasti vittima di
incidente stradale appartiene alla classe di età 65+, mentre il
58,5% dei pedoni feriti ha più di 44 anni. Il tasso di lesività
standardizzato è pari a 883,9 per la classe di età 15-29 anni, a
621,6 per quella 30-44 anni. (ANSA).
Istat, nel Lazio 346 morti su strade nel 2023,vittime in aumento
Incidentalità alta lungo la costa, criticità sulla Pontina