(ANSA) - MILANO, 16 NOV - I mercati continuano il loro
processo di adattamento al 'Trump Trade', cioè quel mix di
attese di deregolamentazione, tagli alle tasse, difesa delle
imprese americane da parte dell'amministrazione che salirà in
sella a gennaio. A complicare il processo si è aggiunto lo stop
arrivato a chi si aspettava a breve un altro taglio dei tassi da
parte della Federal Reserve, dopo che il presidente Jerome
Powell ha messo in chiaro di non avere nessuna fretta di
sforbiciare ulteriormente.
Se però la volatilità ha una radice tutta americana, in
Europa è esacerbata da incertezze politiche, da quelle su una ex
'locomotiva' tedesca sempre più fiacca. Dopo la pubblicazione
delle previsioni di autunno della Commissione europea, con
Italia e Germania fanalino di coda, e i timori che un'eventuale
svolta protezionistica statunitense avrebbe sulle economie su
entrambe le sponde dell'Atlantico, gli occhi saranno quindi
puntati sugli indici manifatturieri delle principali economie
(venerdì 22). Sotto la lente anche l'inflazione della Gran
Bretagna (mercoledì 20) e giapponese (venerdì 22) per i riflessi
che avranno sulle decisioni delle due banche centrali il
prossimo 19 dicembre. In area euro invece è in arrivo anche il
dato trimestrale Bce sui salari (martedì 19), importante in
vista della decisione nel meeting di dicembre.
Sempre parlando di banche centrali, la prossima settimana
sono in programma gli interventi di diversi banchieri Fed e Bce,
tra cui anche la presidente Christine Lagarde, che interverrà
sia lunedì, mercoledì e venerdì.
Vittima illustre della Trumpeconomics nella settimana che
volge al termine è stato sicuramente stato l'euro. Dopo aver
toccato nuovi minimi contro il dollaro, arrivando a 1,05 sul
biglietto verde, il cambio sembra aver trovato un punto di
equilibrio, ma il dollaro resta un sorvegliato speciale,
soprattutto per gli effetti sulle bilance commerciali europee.
Resta invece positivo il mood dei mercati rispetto alle
criptovalute, Bitcoin in testa, data la scarsissima propensione
della amministrazione Trump ad imbarcarsi in una crociata per la
regolamentazione del settore.
Infine, tra gli i dati capaci di fare ulteriore chiarezza
sullo stato di salute dell'economia poi alcuni dati macro Usa:
le richieste iniziali di disoccupazione, l'indice manifatturiero
della Fed di Filadelfia e le vendite di case esistenti (tutti
attesi giovedì 21). Mentre tra le aziende che presentano i
conti, l'evento sicuramente più atteso è la trimestrale di
Nvidia, mercoledì 21, dopo la chiusura di Wall Street. I mercati
si attendono risultati record sul fronte dei ricavi (32,5
miliardi di dollari, +82%). (ANSA).
ANSA/I mercati pesano il Trump Trade, occhi su indici Pmi
Tra trimestrali più attese di Nvidia mercoledì a mercati chiusi