Economia

I commercialisti approvano la nuova legge della professione

Ora in Parlamento; per de Nuccio scritta 'pagina fondamentale'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 NOV - Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha approvato oggi, all'unanimità dei presenti (assenti il vicepresidente Michele de Tavonatti e la consigliera Gabriella Viggiano), il nuovo ordinamento professionale della categoria. Lo fa sapere la stessa categoria, in una nota, evidenziando che il testo (che riforma un decreto legislativo del 2005, ndr) sarà sottoposto già nei prossimi giorni all'attenzione delle forze politiche.
    "Si tratta - si legge - di una riforma che interviene in maniera significativa su numerosi aspetti: modifiche sono state apportate all'oggetto della professione, alle norme sulle incompatibilità, sull'esercizio della in forma associata, sulla disciplina del tirocinio, sulla regolamentazione dei consigli di disciplina territoriali e su quello nazionale", ma ci sono "novità anche in tema di morosità e conseguente sospensione o cancellazione dall'albo, sulla disciplina dei compensi, sull'assicurazione professionale, sul sistema elettorale e sulle specializzazioni", si precisa.
    "Con l'approvazione di questo testo - commenta il presidente Elbano de Nuccio - abbiamo scritto una pagina fondamentale per il futuro della professione. Ora sarà massimo il nostro impegno per illustrare la riforma a tutte le forze politiche, affinché si giunga in tempi rapidi ad un suo approdo in Parlamento".
    Per le elezioni del Consiglio nazionale si è scelto un sistema elettorale misto (50% ai consiglieri degli Ordini territoriali e 50% agli iscritti); confermata la quota riservata al genere meno rappresentato nelle liste elettorali (due quinti), c'è l'introduzione di una quota riservata agli under 45. Una scelta "ispirata alla volontà di coinvolgimento di tutti i colleghi iscritti nell'albo e dalla necessità che questi siano non solo adeguatamente rappresentati, ma anche protagonisti sia nella scelta dei rappresentanti territoriali, sia di quelli nazionali", sottolinea la guida dei commercialisti. "L'obiettivo di fondo - afferma de Nuccio - è l'incremento della democraticità del sistema elettorale, con un conseguente allargamento della base elettorale". (ANSA).
   

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