Economia

Legacoop-Prometeia, più lavoro ma anche povertà assoluta

Gamberini: 'c'è un evidente problema salariale'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 20 NOV - Il mercato del lavoro italiano ha raggiunto livelli di massimo con riferimento a molti indicatori nonostante i quattro anni passati segnati da pandemia, guerra, inflazione e rialzi dei tassi di interesse. Rispetto alla fine del 2019, l'occupazione è cresciuta di 1 milione e 262 mila unità di lavoro (+ 5, 4%), raggiungendo i massimi storici. I contributi più rilevanti sono venuti da servizi (+ 65%) e costruzioni (+ 29%). Però, a fronte di questo andamento positivo del mercato del lavoro, le retribuzioni reali per occupato mostrano segni di debolezza, non avendo ancora recuperato i livelli pre-crisi in nessun settore. E se migliorano gli indicatori di benessere, con una riduzione dell'incidenza di lavoratori poveri e del part time involontario, sono invece aumentati gli individui in povertà assoluta, che passano dal 7,6% nel 2019 al 9,7% nel 2023.
    È quanto emerge dal Monitor "L'occupazione aumenta, ma aumenta anche la povertà", realizzato da Area Studi Legacoop e Prometeia. "Il ciclo aperto all'indomani della pandemia -afferma Simone Gamberini, Presidente di Legacoop- è finito. L'occupazione è aumentata in modo significativo, ma c'è un evidente problema salariale, con retribuzioni che non hanno ancora recuperato i livelli pre-crisi. Non servono politiche restrittive, ma un sostegno agli investimenti pubblici e privati per la crescita.
    Dobbiamo unificare il Paese nello sviluppo, non nella stagnazione." (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it