Economia

Legacoop, 'violenza di genere, il silenzio non è mai neutro' (2)

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 25 NOV - Il sondaggio esamina anche la percezione della gravità delle situazioni di abuso sulle donne da parte dei propri partner: al primo posto viene indicato l'impedire alla donna di uscire di casa. Seguono, impedire alla donna di lavorare fuori casa e cercare di limitare i suoi contatti con la famiglia di origine; il cercare di non farle vedere i suoi amici, sminuire o prendere in giro la donna di fronte ad altre persone; impedire alla donna di avere accesso a conto corrente, bancomat e carta di credito; controllare il cellulare, la mail o le telefonate e seguire la propria partner quando esce di casa".
    Riguardo ai motivi che spingono le donne vittime di abusi e violenze a non denunciare, al primo posto c'è la paura di ritorsioni peggiori, poi la paura per i figli, di non avere risorse economiche per mantenere sé e i figli, che le misure prese non siano sufficienti o adottate con tempi troppo lunghi, il timore di non essere credute dalle forze dell'ordine e la paura di non avere più un posto in cui vivere; la speranza che prima o poi le violenze cessino.
    Quanto alla percezione circa gli strumenti per contrastare la violenza di genere, emerge come più efficace l'inasprimento delle pene, poi le attività di educazione e informazione nelle scuole, l'assistenza legale gratuita e l'istituzione del reato di femminicidio con aumenti di pena, il monitoraggio delle forze dell'ordine su presunti casi di violenza, l'assistenza economica per le donne vittime di violenza, il potenziamento della rete di case rifugio per le donne e i loro figli, l'assistenza socio-sanitaria e psicologica in strutture specializzate per le vittime di violenza ed i percorsi psicologici e riabilitativi per uomini autori di violenza. (ANSA).
   

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