(ANSA) - ROMA, 26 NOV - "Il payback è il simbolo di una
politica miope che rischia di soffocare uno dei settori più
strategici per la salute pubblica e per l'economia del nostro
Paese. Per ogni miliardo di euro perso a causa del payback
dovremmo rinunciare a 860 milioni di euro di Pil e al lavoro a
tempo pieno di circa 9mila persone".
Il presidente ha definito "tempesta perfetta per l'industria e
la competitività delle imprese" l'insieme di "payback, sostegno
alla formazione medico-scientifica, contributo dello 0,75% e
tempi e costi di conformità che continuano a crescere con
l'entrata in vigore dei regolamenti Mdr e Ivdr". Barni ha voluto
evidenziare le contraddizioni di un "sistema che da un lato
ambisce a promuovere l'innovazione", mentre contemporaneamente
"impone regole che penalizzano proprio le aziende che questa
innovazione la producono". Rispetto all'accelerazione di Usa e
Cina "l'Europa rischia di perdere il suo vantaggio competitivo,
soprattutto in settori chiave come la salute e le tecnologie
mediche" dovendo affrontare "rigidità normative, ostacoli
burocratici e politiche di spesa".
La cancellazione del payback, per Barni, dev'essere il primo
passo di una nuova governance di settore che preveda "tetti di
spesa adeguati alla media europea del 7%; una visione sistemica
del comparto che comprenda a pieno le conseguenze industriali
derivanti da ogni modifica all'assetto regolatorio e
post-regolatorio; una programmazione sanitaria orientata alle
patologie, per garantire l'allocazione efficiente delle risorse;
un Health Technology Assessment (Hta) integrato e rapido".
L'Italia, ha concluso, ha competenze e tecnologie per essere
protagonista in Europa: "Ora serve un quadro normativo chiaro e
stabile che consenta alle aziende di pianificare, investire e
innovare". (ANSA).
Confindustria Dm, serve nuova governance per cancellare payback
Presidente Barni ad Arezzo: "Un miliardo costa 860 milioni Pil"