Economia

Giani, 'per cig a Piombino Regione pronta con giacenze 2024'

In attesa di rilancio cassa in continuità per 400 cassintegrati

Redazione Ansa

(v. 'Ugl metalmeccanici. ..' delle 17.16 circa) (ANSA) - FIRENZE, 27 NOV - ll rilancio di Piombino (Livorno) si misura anche sulla continuità occupazionale e l'assorbimento, da qui al 2028, dei 1.300 dipendenti circa ancora in forza lavoro, 400 dei quali sono addirittura in cassa integrazione a zero ore da anni.
    Lo evidenzia la Regione Toscana in una nota di commento all'incontro al Mimit.
    "Acquisita l'intesa per la ripartizione delle aree fra Jindal e Metinvest, oggi istituzioni - Governo, Regione e Comune di Piombino - , sindacati, aziende e lavoratori, riuniti a Roma presso il Mimit, si sono infatti concentrati - sottolinea il testo - sugli step per la transizione occupazionale nel passaggio a quello che Eugenio Giani definisce "un polo siderurgico di primaria importanza in Italia e in Europa"".
    Giani, a Firenze per gli impegni in Consiglio regionale, precisa: "Gli accordi di programma che si andranno a definire tra Jindal e Metinvest porranno le basi per la realizzazione dell'impiantistica del polo siderurgico, ma intendiamo governare la fase della transizione per fronteggiare la necessità prioritaria sentita dal territorio, ovvero la sorte di centinaia di famiglie". Al tavolo romano, quindi, la Regione si è detta "disponibile ad anticipare giacenze di fondi 2024 per favorire il rinnovo della cassa integrazione in continuità anche per il 2025, nell'attesa del riparto regionale delle risorse nazionali destinati alle aree di crisi complessa per l'anno prossimo".
    Per la Toscana Valerio Fabiani, consigliere speciale di Giani per lavoro e crisi aziendali, ha affermato che "i passi avanti ci sono stati e sono importanti, i numeri di forza lavoro ipotizzata si avvicinano al bacino occupazionale dell'acciaio a Piombino. Ma se dovremo procedere alla stesura di due distinti accordi di programma, ci sarebbe comunque bisogno di un unico accordo quadro condiviso relativo alla fase di transizione e con particolare riferimento alla parte occupazionale". Un piano che introduca percorsi personalizzati di formazione per lavoratori che rientrano nel processo produttivo in molti casi dopo anni di cassa integrazione e che potrebbero nel frattempo guardare ad altre soluzioni lavorative percorribili. Fabiani propone incontri di natura tecnica con i ministeri (il Mimit e quello del Lavoro). (ANSA).
   

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