(ANSA) - ROMA, 28 NOV - "Ciò che è accaduto ieri in
Commissione Bilancio su questo decreto segna uno spartiacque,
indica che in questa legislatura si è conclusa la luna di miele
del governo e si è consumata per sempre l'immagine di una
maggioranza infallibile e di solida tenuta. Il decreto fiscale,
infatti, non è un provvedimento qualsiasi, ma è un pezzo della
manovra di bilancio, in cui il governo esprime la propria
visione dello sviluppo del Paese".
"Ieri si è svelata una volta per tutte la verità: e cioè che
le forze di questa maggioranza sono legate dal do ut des. Una
cosa a te e una a me. Ma un provvedimento o un emendamento per
ciascuna forza che compone la maggioranza, spesso in
contraddizione tra di loro, si traducono spesso in un danno per
tutto il Paese. Così non si esprime una visione strategica per
lo sviluppo e un piano industriale per l'Italia", aggiunge.
"Il primo fallimento del governo - prosegue Manca - si misura
proprio sul fisco. Tra concordati e condoni, la destra sta
facendo saltare i principi di progressività, fedeltà ed equità
su cui si basa la tassazione e sta facendo passare il messaggio
che pagare le tasse è inutile. In realtà il governo sta
scaricando gran parte degli oneri fiscali sui lavoratori
dipendenti e sui pensionati. Per questo l'emendamento sulla
cancellazione del canone era una follia. Quel che serve e su cui
costruiremo l'alternativa è misurarsi con la questione salariale
e con il salario minimo, con lo sviluppo, con il finanziamento
della sanità pubblica e di scuola, università e la ricerca,
sulle quali non c'è un euro". (ANSA).