Economia

Confartigianato, 'nuovo corso Stellantis con ceo italiano'

'Di solito non pagare fornitori è avvisaglia di fallimento'

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 04 DIC - "La notizia delle dimissioni di Carlos Tavares non deve essere sottovalutata perché è un segnale molto significativo su quanto sta avvenendo all'interno di Stellantis. Quando manca il dialogo tra l'azienda e l'indotto e non si riescono più a pagare i fornitori di solito ci troviamo di fronte all'avvisaglia di un imminente fallimento". Lo afferma Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino.
    "È evidente a tutti - osserva De Santis - che il mercato dell'elettrico non decolla e che la scelta europea di dire addio al termico in tempi troppo stretti sta distruggendo l'automotive nostrano. Dentro a scenari così drammatici, la politica tutta, nazionale e locale, non ha sufficiente autorevolezza e coraggio per un urlo di rabbia e, al massimo, si accanisce contro i possessori di Euro4 e 5. Auspichiamo quindi che queste dimissioni siano l'inizio di un nuovo corso, magari con il conferimento dell'incarico a un ceo italiano, capace di dare centralità all'automotive torinese e scongiurare una crisi senza precedenti".
    A livello provinciale, Torino è la seconda città italiana per numero di imprese totali della filiera meccanica, con 8.455 unità, dietro a Milano (11.404). Se si considerano solamente le imprese artigiane della filiera meccanica, Torino è al primo posto tra le province, con 4.491 unità, davanti a Brescia (4.152 unità) e Milano (3.881). Per le imprese torinesi della meccanica le esportazioni della meccanica hanno un'incidenza del 64,7% sul totale manifatturiero. La situazione è simile anche se si volge lo sguardo alla filiera dei macchinari: infatti, Torino risulta sempre la seconda provincia italiana per totale delle imprese (1.198) dietro a Milano (2.841) e la prima per imprese artigiane, con 387 unità dietro alle 376 di Milano. (ANSA).
   

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