Economia

Gb: governo non risarcisce donne penalizzate da riforma pensioni

La campagna Waspi contro l'esecutivo Labour, 'un insulto'

Redazione Ansa

(ANSA) - LONDRA, 17 DIC - Il governo laburista britannico ha escluso la concessione di un risarcimento a più di tre milioni di donne nate negli anni '50 e penalizzate dall'innalzamento dell'età pensionistica introdotto in passato nel Regno Unito che avevano lanciato una vasta campagna di mobilitazione chiamata Women Against State Pension Inequality (Waspi).
    La decisione della ministra del Lavoro e delle Pensioni Liz Kendall, giustificata col fatto che "non sarebbe giusto" per gli altri contribuenti, ha scatenato forti polemiche. La campagna Waspi ha descritto la decisione come un "insulto", con la presidente Angela Madden che ha definito la scelta di ignorare un parere presentato nei mesi scorsi come "totalmente ingiustificata". In marzo infatti era stato stabilito il diritto a un risarcimento da parte del governo, compreso tra le mille e le tremila sterline per ogni donna, in base al rapporto (non vincolante) del Parliamentary and Health Service Ombudsman (Phso), l'autorità garante a cui erano stati sottoposti i casi di numerose lavoratrici che avevano dovuto attendere più a lungo prima di godersi il meritato riposo e avevano lamentato una mancanza di trasparenza e informazione da parte dello Stato. La decisione del governo di Keir Starmer è destinata ad aumentare ancora di più i livelli di impopolarità dell'esecutivo laburista, già criticato per la recente manovra finanziaria d'autunno contenente un aumento massiccio delle tasse. (ANSA).
   

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