Economia

Istat, giovani laureati in fuga dalla Puglia

Nel 2022 perdita del 33,2 per mille contro il 4,5 nazionale

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 20 DIC - La Puglia presenta "livelli peggiori di benessere rispetto al complesso delle province italiane" valutate sugli 11 domini del Bes dei territori. Il dato emerge dal report 'BesT' per la Puglia, che delinea i profili di benessere equo e sostenibile della regione, diffuso oggi dall'Istat. Gli indicatori BesT, consentono di "approfondire le conoscenze sulla distribuzione del benessere" nelle diverse aree del Paese, di valutare più accuratamente le disuguaglianze territoriali, e di delineare i profili di benessere dei singoli territori. Tra gli svantaggi più significativi per il territorio pugliese la mobilità dei laureati italiani (25-39 anni), che conferma, si legge nel report, le difficoltà della Puglia di attrarre e trattenere capitale umano giovane e qualificato.
    Dallo studio emerge che nel 2022, a fronte di un saldo nazionale negativo (con una perdita verso l'estero di 4,5 giovani laureati per mille residenti di pari età e livello di istruzione), l'indicatore in regione registra una perdita verso l'estero e verso le altre regioni italiane di 33,2 giovani laureati per mille. Tra gli altri elementi di analisi dello studio c'è quello relativo alla distribuzione del reddito disponibile equivalente (elaborato a partire dal sistema Integrato dei registri) che segnala per la Puglia livelli inferiori a quelli nazionali: nel 2022, il 50% degli individui residenti in famiglia dispone di almeno 14.400 euro annui, a fronte di un valore di 17.500 euro per l'Italia e di 13.600 euro per il Mezzogiorno. La città metropolitana di Bari ha il livello di reddito più elevato (15.200 euro) e la maggiore disuguaglianza economica tra gli individui che vi risiedono; la provincia di Barletta-Andria-Trani il più basso (12.900 euro) e la disuguaglianza più contenuta della regione. (ANSA).
   

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