(ANSA) - ROMA, 10 GEN - Le denunce di infortunio sul lavoro
con esito mortale presentate nei primi 11 mesi del 2024 sono
state 1.000, 32 in più rispetto alle 968 registrate nel pari
periodo del 2023 e tre in più rispetto al 2019, sei in meno sul
2022, 116 in meno sul 2021, 151 in meno sul 2020.
A livello nazionale i dati rilevati a novembre di ciascun
anno evidenziano per i primi 11 mesi del 2024 rispetto allo
stesso periodo del 2023, pur nella provvisorietà dei numeri, un
decremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da
745 a 731. Nell'intervallo gennaio-novembre 2024 si registra,
rispetto all'analogo periodo 2023, un aumento delle denunce di
infortunio in itinere (da 223 a 269). L'incidenza di tale
tipologia di denunce sul complesso degli infortuni mortali è
passata dal 23% del 2023 al 26,9% del 2024.
L'incremento ha riguardato la gestione Industria e servizi,
che passa da 823 a 852 denunce mortali, e l'Agricoltura (da 113
a 116), mentre il conto Stato registra 32 casi in entrambi i
periodi. Tra i settori con più decessi avvenuti in occasione di
lavoro ci sono le costruzioni con 147 casi (contro i 139 del
2023), il trasporto e magazzinaggio con 99 casi (97 nel 2023),
il comparto manifatturiero con 94 casi (96 nel 2023), il
commercio con 51 (61 nel 2023) e il noleggio e servizi di
supporto alle imprese con 37 (35 nel 2023).
Dall'analisi territoriale emergono incrementi nel Nord-Ovest
(da 254 a 268 denunce), al Centro (da 176 a 193) e nelle Isole
(da 84 a 104), e cali al Sud (da 235 a 227) e nel Nord-Est (da
219 a 208). Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano
la Sicilia (+15), il Lazio (+12), la Lombardia e la Toscana (+11
ciascuna) e l'Emilia-Romagna (+7), mentre per i cali più
evidenti il Veneto (-22), l'Abruzzo (-13), il Piemonte (-6),
l'Umbria (-4) e il Friuli-Venezia Giulia (-3). (ANSA).