Economia

Presidente Confindustria Udine, '2025 di crisi poi andrà meglio'

Il neoeletto Luigino Pozzo, 'senza impresa non c'è sviluppo'

Redazione Ansa

(ANSA) - UDINE, 10 GEN - "Sicuramente andremo a impattare verso un periodo critico, il 2025 sarà molto complicato, ma poi crediamo che dobbiamo sbarcare a un 2026 che sarà molto un anno di ripresa e di conseguenza dobbiamo fare da ponte". Lo ha dichiarato Luigino Pozzo, nuovo presidente di Confindustria Udine, durante la sua elezione oggi all'unanimità da parte dell'Assemblea dei delegati. Pozzo sarà affiancato dalla sua squadra di vicepresidenti: Chiara Valduga, che avrà anche la funzione vicaria, Nicola Cescutti e Mario Toniutti. "Sarà la conseguenza di questi conflitti, di questa situazione geopolitica che abbiamo subito negli ultimi periodi", ha proseguito, riconoscendo le sfide che attendono le imprese.
    Nel suo intervento, il neopresidente ha ribadito che "le aziende e gli imprenditori devono essere al centro del sistema".
    Senza l'impresa non c'è sviluppo, futuro o occupazione." Pozzo ha anche evidenziato l'importanza di unire le forze all'interno di Confindustria Udine, auspicando una leadership che non punti a diventare grande, ma "speciale", in grado di portare avanti progetti innovativi per gli associati. In quest'ottica ha confermato che "l'unità è fondamentale" per raggiungere gli obiettivi e influire sulle decisioni politiche ed economiche.
    Il presidente ha anche posto particolare attenzione ai rapporti con scuole, università e mondo accademico, spiegando che "le nostre aziende cresceranno tanto quanto crescerà qualitativamente e quantitativamente il capitale umano a nostra disposizione". Un altro punto centrale del suo programma riguarda la necessità di innovazione tecnologica per la competitività internazionale. Infine, Pozzo ha sottolineato l'importanza di migliorare le infrastrutture regionali per sostenere la crescita economica e potenziare i servizi alle imprese e ai loro dipendenti, aggiungendo che "i problemi della società non si risolvono con slogan, ma con l'impegno, il lavoro e il nostro senso di responsabilità". (ANSA).
   

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