Economia

>>>ANSA/ Caso pensioni, l'Inps verso la chiamata in parlamento

Lega, 'vicenda singolare'. Sindacati in pressing, 'tavolo ora'

Redazione Ansa

(di Barbara Marchegiani) (ANSA) - ROMA, 11 GEN - Il caso pensioni in Parlamento. Dopo il pasticcio sull'aumento di tre mesi dell'età per l'uscita dal lavoro a partire dal 2027 inserito e poi cancellato dal simulatore dell'Inps, la Lega con il presidente della Commissione di controllo sull'attività degli enti previdenziali, Alberto Bagnai, indica l'intenzione di chiedere l'audizione dell'Istituto. Un caso che tiene banco nella maggioranza e nell'opposizione, mentre i sindacati vanno in pressing perché si riapra il confronto con il governo.
    "Al prossimo ufficio di presidenza" della bicamerale "chiederò ai rappresentanti dei gruppi di valutare l'opportunità di audire l'Inps", anticipa Bagnai parlando della "singolare vicenda del software di simulazione" che forniva risultati "non conformi alle normative in vigore". Al momento, infatti, non c'è alcuna nuova norma che metta nero su bianco uno scatto in avanti per l'età pensionabile. Ma la questione resta aperta, considerando che la regola prevede l'adeguamento alla speranza di vita, attesa in salita nei prossimi anni. L'aumento potrebbe comunque non essere automaticamente trasferito sui requisiti pensionistici. Se bloccato.
    E di questo parla il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali, Claudio Durigon, tornando ad assicurare, in una intervista a Qn, che l'età per la pensione di vecchiaia non salirà oltre i 67 anni, così come non aumenteranno gli anni di contributi per la pensione anticipata: "Sappiamo che la speranza di vita può crescere e che c'è una norma che la collega all'aumento dei requisiti pensionistici. Interverremo su questo - chiarisce - quando sarà necessario agire, per bloccare gli aumenti".
    Un tema, insieme a quello di una riforma complessiva delle pensioni, che i sindacati rilanciano, con l'accusa che non solo il governo non ha superato la legge Fornero - come promesso proprio a partire dalla Lega - ma la ha addirittura peggiorata.
    Dalla Cgil, che per prima ha denunciato la modifica degli applicativi Inps, il segretario generale Maurizio Landini si dice "preoccupato" e rilancia la richiesta di aprire "una vera trattativa", sostenendo che il tavolo non viene convocato da un anno e mezzo. "È arrivato il momento di ridiscutere il meccanismo di calcolo e di accesso alle pensioni", dice a Repubblica. I lavori non sono tutti uguali, ripete il numero uno della Cgil, "e non si può aumentare per tutti l'età pensionabile in modo automatico" a prescindere dalla loro gravosità.
    Anche la Cisl sostiene la necessità di riprendere subito il confronto tra il governo e le parti sociali a partire dai contenuti della piattaforma sindacale, non escludendo neanche la possibilità di "superare istituti come quello dell'aspettativa di vita che rischiano di rendere il sistema ingestibile". Un punto destinato dunque ad essere al centro anche della discussione politica. La Uil pure insiste: la questione pensionistica "non può più essere rinviata. Urge avviare un confronto strutturato e serrato per una riforma organica del sistema", che garantisca assegni "dignitosi" per gli attuali e i futuri pensionati, come afferma il segretario confederale Santo Biondo. E il Pd torna ad avvertire sul rischio di creare nuovi esodati, persone senza pensione e senza salario. Ora "ci piacerebbe sapere cosa ne pensa Salvini, che per dodici anni, in maniera anche sgradevole e scorretta, ha criticato pesantemente Elsa Fornero", dice il dem Francesco Boccia.
    Tra i temi aperti, per i sindacati, ci sono oltre i lavoratori gravosi, per i quali va favorita l'uscita anticipata, i giovani e le donne, più esposti a carriere discontinue e a redditi più bassi. Per questo, dicono, bisogna riconoscere sia il lavoro di cura sia introdurre una pensione di garanzia per i giovani. (ANSA).
   

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