(ANSA) - ROMA, 11 GEN - "E' esattamente ciò che noi diciamo
da un bel po' di tempo a questa parte, riduzione della pressione
fiscale". Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e
vice-capogruppo vicario alla Camera, intervistato da
Affaritaliani.
"Il governo - spiega l'esponente del partito guidato da
Antonio Tajani - è già intervenuto in modo deciso sulle fasce
più deboli e quelle con redditi bassi. Ora è giunto il momento
di dare finalmente un segnale anche al ceto medio che è quello
che consente di sostenere consumi e investimenti. Per noi si
tratta di un punto molto importante. La priorità per Forza
Italia del governo nel 2025 deve essere la riduzione
dell'aliquota Irpef dal 35 al 33% estendendola fino a 60mila
euro lordi l'anno di reddito per tutti i lavoratori, dipendenti
del settore privato e pubblico e anche autonomi". Bisognerà
aspettare la prossima Legge di Bilancio e quindi questo segnale
al ceto medio arriverà solo all'inizio del 2026? "No, non è
obbligatorio aspettare la prossima manovra economica. Difficile
dare adesso dei tempi, ma certamente per noi questo intervento
va fatto prima possibile".
Secondo alcune stime questo provvedimento costa circa 2,5
miliardi di euro, come trovare le risorse? "Come abbiamo già
spiegato - risponde Nevi - si può fare sia un intervento sul
recupero dell'evasione attraverso la pace fiscale e altri
strumenti che consentono allo Stato di incassare ogni anno cifre
importanti e considerevoli. Poi, ci sono altre misure che sono
un po' sempre le stesse come la razionalizzazione delle spese e
anche operazioni necessarie come la privatizzazione delle banche
perché lo Stato non deve e non può tenere fermi soldi pubblici
in investimenti che non hanno senso per il pubblico". Si
riferisce a Monte dei Paschi di Siena? Il governo dovrebbe
uscire del tutto da Mps? "Assolutamente sì, è quello che
chiediamo. E' vero che per ridurre le tasse serve una copertura
strutturale e le risorse derivanti dalla cessione delle quote in
Mps sarebbero una tantum, ma libererebbero fondi per avere un
bilancio statale più flessibile", sottolinea Nevi.
Alla domanda sull'estensione della flat tax fino a 100mila euro
come chiede la Lega, Nevi risponde: "Siamo favorevoli, ma
riguarda solo una fattispecie cioè le Partite Iva su cui abbiamo
già fatto molto. Ora la priorità deve essere la riduzione
dell'aliquota al 33% fino a 60mila euro lordi l'anno per tutti i
lavoratori. Appunto, quel segnale al ceto medio di cui ha
parlato la premier Meloni l'altro giorno", conclude il portavoce
nazionale di Forza Italia. (ANSA).
Fisco: Nevi (FI), ridurre l'aliquota Irpef prima della Manovra
Privatizzare le banche. Il Governo esca da Mps