(ANSA) - FIRENZE, 13 GEN - "Coop Etruria, nasce con quasi
5.000 lavoratori e 176 negozi distribuiti su tre regioni:
Toscana, Lazio e Umbria.
"La nuova cooperativa, infatti, fa sapere che investirà circa
32 milioni di euro nei prossimi due anni - aggiunge in una nota
- ma noi vogliamo sapere cosa succederà alle lavoratrici ed ai
lavoratori che sino ad ora sono stati i soli a fare sacrifici,
tanti e prolungati negli anni. Cosa succederà alle lavoratrici
ed ai lavoratori, diretti ed indiretti, che lavorano nei negozi,
nelle tre sedi e nei nove magazzini che vanno a comporre il
corredo di Coop Etruria?". "Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia
intendono con questo progetto, lavorare in sinergia ma al
momento - osserva ancora - l'unica cosa che unisce le due
cooperative sono solo le criticità progettuali e le grandi
difficoltà economiche create, spesso, per responsabilità
oggettive di un gruppo dirigente che, a differenza di
lavoratrici e lavoratori, non ha mai minimamente pagato le
conseguenze di un comportamento e di una gestione delle risorse
economiche che sono state, senza ombra di dubbio, profondamente
scellerate". Per Conficconi "la Uiltucs Toscana, con tutte le
strutture presenti nel territorio, vigilerà perché la recente
gestione di Unicoop Tirreno non si replichi ed affinché le
azioni del nuovo gruppo dirigente siano conseguenti alle
dichiarazioni. Questa fusione per incorporazione non deve creare
nuove difficoltà: non incida sulle già ridotte buste paga delle
lavoratrici e dei lavoratori o, addirittura, non conduca a
campagne di esuberi del personale".
"La Uiltucs Toscana non è contraria e quindi non ostacolerà
questa fusione - conclude - ma chiede di essere coinvolta,
preventivamente, passo, passo, sin da subito". (ANSA).